Arena

Alla scoperta dell'antico feudo di Arena

Castello Normanno-Svevo, Arena

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Castello Normanno-Svevo, Arena - Francesco Agostino

Un piccolo paese ai piedi delle Serre calabresi, circondato da boschi di castagni e faggi. Arena, in provincia di Vibo Valentia, racconta una storia antichissima che si può leggere, strato dopo strato, visitando il suo centro storico e il circondario immerso nel verde. 

Arena è stato municipium romano e feudo in epoca medievale. Un feudo tanto esteso, da essere definito Stato di Arena. Nel 1536 il paese venne eretto a marchesato da Carlo V, il feudo fu nelle mani prima della potente famiglia normanna dei Conclubet, poi della famiglia Acquaviva d’ Aragona, infine dei Caracciolo. 

Nella parte più alta della collina su cui sorge Arena, si possono visitare i ruderi del Castello Normanno-Svevo, che fu certamente un imponente maniero posto a difesa del territorio. Il fortino risale all’XI secolo, poi venne più volte rimaneggiato, ma il terremoto del 1783 lo distrusse quasi completamente. Restano in piedi soltanto una parte delle torri angolari e una parte delle mura perimetrali. Nelle vicinanze del castello era stato costruito un acquedotto medievale risalente al XVI secolo di cui sono ancora visibili i resti. 

Il borgo, tra vie tortuose e ripide scalinate, è ricco di chiese che custodiscono preziose tracce del passato. La Chiesa Madre dedicata a Santa Maria de Latinis conserva un pulpito e due importanti statue lignee, ma soprattutto un reliquiario della Santa Croce in argento risalente al XV secolo, che all'interno contiene quelle che venivano considerate come tre delle spine della corona di Cristo e tre frammenti della Croce. È in stile barocco la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, ricca di decorazioni, affreschi, dipinti e statue. All'interno del palazzo comunale c’è un archivio che rappresenta un'importantissima raccolta di documenti della storia locale: antichi volumi sulla storia del meridione e dell’emigrazione, carte patrimoniali, titoli di proprietà, lasciti testamentari, inventari di beni e terreni e ancora processi, cause civili e criminali. All'interno di Palazzo Cesarelli, infine, è presente una collezione privata di arazzi, quadri e mobili settecenteschi.

L’aspetto naturalistico è senza dubbio ciò che caratterizza questo territorio, con la sua suggestiva Riserva Naturale Biogenetica Marchesale, Sito di Interesse Comunitario (SIC) che occupa una superficie di oltre 1545 ettari e si estende lungo le pendici montuose della catena delle Serre calabresi, fino a 1100 m di altitudine. La riserva si può visitare a piedi attraverso sei sentieri naturalistici pensati proprio per gli amanti del trekking, ma è possibile anche effettuare escursioni a cavallo. All'interno della riserva si può ammirare, tra le altre meraviglie naturalistiche, anche l'abete bianco monumentale. 

Ad Arena si mantengono vive le tradizioni e i riti, soprattutto quelli legati alla sfera religiosa. Così, il Lunedì dell'Angelo si svolge l’Affruntata, la rappresentazione dell’incontro tra le statue della Vergine Maria e del Cristo Risorto.


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Ultimo aggiornamento: 29 set 2025 09:38