Visita al paese arbëreshë di Lungro
Scopriamo il paese di Lungro, centro della cultura italo-albanese in Calabria
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Tradizione e folklore
Regione Calabria
Sai che in Calabria esistono 3 minoranze etnolinguistiche? Una di queste è la comunità italo-albanese (arbëreshë), che vede tra i sui centri principali Lungro (Cosenza), luogo ricco di tradizioni culturali, linguistiche e religiose da scoprire.
Fondato dai profughi albanesi nella seconda metà del XV secolo, Lungro, in Calabria, è oggi un importante punto di riferimento per l’intera comunità albanese italiana. Capitale religiosa in quanto sede dell’Eparchia di Lungro, custode del rito greco-bizantino e di altre tradizioni folkloristiche.
Scopriamo insieme Lungro, dove si trova e cosa visitare.
Lungro, capitale religiosa degli italo-albanesi
Il paese di Lungro (Cosenza) si estende alle falde del Monte Petrosa ed è bagnato da due fiumi, Galatro e Tiro. Entro questa cornice montana e naturalistica, ricca di miniere di salgemma, si dispone un centro storico che richiama la tradizione urbanistica orientale, ovvero la tipica struttura circolare degli edifici chiamati gjitonia (vicinati): raccolti attorno alle piazze centrali e organizzati in piccoli nuclei sociali. Tutto ruota attorno al busto del patriota albanese, Giorgio Castriota Scanderberg, cui è riservato il posto d’onore al centro della piazza principale.
Il paese di Lungro esibisce con orgoglio la propria identità culturale e religiosa attraverso una serie di luoghi da non perdere, a partire dalla Cattedrale di San Nicola di Mira (Qisha e Shën Kollit), che risale al XVIII secolo e rappresenta la principale chiesa dell'Eparchia di Lungro. Ricca di mosaici, icone e affreschi bizantini, mantiene intatta la bellezza delle strutture cristiano-orientali, delle quali conserva l'iconostasi, la rappresentazione a mosaico del Cristo Pantocratore sulla cupola e il mosaico della Cappella del Fonte Battesimale, realizzato dal pittore e mosaicista albanese Josif Droboniku. Altrettanto interessante per approfondire la conoscenza dell'universo religioso lungrese è il Museo Diocesano, che possiede un patrimonio di opere provenienti dalla cattedrale e dalle altre chiese del territorio (argenterie sacre, dipinti e paramenti liturgici di epoche e botteghe diverse).
Un altro luogo affascinante per la scoperta dell'identità di Lungro, anche sotto l'aspetto naturalistico e produttivo, è il Museo Storico della Salina, preziosa testimonianza di una tra le miniere più antiche e importanti d'Europa, utilizzata sin dai tempi dei coloni greci di Sibari e Thurij e fino all'epoca normanna. Il museo si articola in 9 sale, ciascuna delle quali è intitolata a una galleria dell'antica miniera di salgemma, un sito estrattivo importantissimo, che nel corso della storia novecentesca ha posto il paese di Lungo al centro di un fiorente commercio di salgemma trasportato a dorso di mulo.
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Eparchia di Lungro
L’anima dell'Eparchia di Lungro risiede nella custodia dell'antico rito greco-bizantino e in una serie di imperdibili tradizioni religiose e folkloristiche, le più importanti delle quali si concentrano nei riti della Settimana Santa Arbëreshë (Java e Madhe) e della Pasqua (Pashkëvet), preceduti da quelli del celebre Carnevale (Karnivalli). In occasione di queste festività, le vie del paese di Lungro si animano di giovani che indossano i preziosi costumi tradizionali arbëreshë e creano un'atmosfera gioiosa al suono di zampogne e organetti, recitando antiche poesie e canti tradizionali (vjershë) di accompagnamento ai balli tipici (vallije).
Dal 1794 l'Eparchia di Lungro è sede del Collegio Italo-Albanese di Sant'Adriano, vero e proprio faro del patrimonio religioso albanese, che oltre alla cattedrale include la Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli e il Santuario dell'Odigitria (X secolo) e dedica una grande festa annuale al santo patrono, San Nicola di Mira.
Il rito del Mate a Lungro
Cosa assaggiare assolutamente a Lungro (Cosenza)? Accanto ai numerosi piatti tipici della cucina albanese, da non perdere è il rituale del Mate di Lungro (Riti i Matit), che pur non avendo origini arbëreshë ma evidentemente argentine, arriva a Lungro per via dei flussi migratori della sua popolazione. Scopriamo cos'è il Rito del Mate e cosa occorre per prepararlo: anzitutto, per fare il Mate di Lungro servono un kungullin, il contenitore tipico ottenuto da una zucca vuota, all'interno del quale si inserisce una cannuccia di metallo (pumbixhin) e la çikullatera, il bollitore dell'acqua. La preparazione è semplice: dopo aver scaldato l'acqua si prepara il kungullin, all'interno del quale si mettono un pezzo di brace, una buccia di arancia secca e lo zucchero.
Oltre al Mate di Lungro, si consiglia di assaggiare anche i piatti tipici della tradizione culinaria albanese, in particolare la shtridhëlat me fasule, pasta fatta a mano condita con salsa al pomodoro e fagioli, e i dolci a base di miele.
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