Weekend a Corigliano-Rossano, tra arte e tipicità

Una doppia visita ricca di storia, opere d’arte e bontà del territorio
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Arte e Cultura

3 apr 2024 08:08

L’attuale Comune di Corigliano-Rossano, nell’Alto Ionio cosentino che abbraccia la Piana di Sibari, unisce due grandi centri abitati in precedenza autonomi, che vantano assieme alcune tra le gemme artistiche, storiche ed enogastronomiche più importanti della Calabria.

Un weekend a Corigliano-Rossano offre una varietà dei paesaggi e bellezze artistico-culturali tali da soddisfare tutti i gusti.

Gli amanti della natura e del mare apprezzeranno i colori di una delle pianure in riva al mare più belle della regione, gli appassionati d’arte ammireranno Patrimoni UNESCO e castelli da fiaba, i buongustai delizieranno il palato con il riso e gli agrumi della Piana e la Liquirizia di Calabria DOP.

Cosa vedere a Corigliano-Rossano

L’antico incastellato di Corigliano Calabro ci accoglie in posizione panoramica, sulla cima del Colle Serratore, a dominare la Piana di Sibari dall’alto del meraviglioso Castello Ducale.

Tra i più bei castelli calabresi, il Castello di Corigliano fu edificato nel 1073 su volere di Roberto il Guiscardo. Del nucleo originario, oggi ampiamente rimaneggiato e ristrutturato, fanno parte la Chiesa di San Pietro e le torri, ovvero il mastio circolare e la torretta ottagonale con funzione di belvedere. A quest’ultima si accede attraverso una suggestiva scala elicoidale circondata da affreschi, divenuta l’elemento più “instagrammato” dell’edificio.

Corigliano
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Una passeggiata nel centro storico rivela altre bellezze, come la Chiesa Matrice di Santa Maria Maggiore, anch’essa ricca di opere d’arte, la Collegiata di San Pietro, il Convento di San Francesco di Paola, meta di pellegrinaggi e tappa del Cammino Francescano in Calabria, e la Pinacoteca Civica.

Sulla costa, la Marina di Schiavonea offre la possibilità di fare una passeggiata sul Lungomare, visitare altri edifici storici legati al rapporto con la pesca e la fieristica mediterranea.

Schiavonea
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Seconda tappa del nostro weekend nella Sibaritide è il centro storico di Rossano, cittadina non a caso definita “La Bizantina”.

È qui troviamo una delle testimonianze più importanti di architettura Romanico-Bizantina in Calabria: l’Abbazia di Santa Maria del Patire (o Pathirion), fondata nel 1095 secolo da Bartolomeo di Simeri. Un gioiellino orientale che in epoca normanna divenne uno dei più importanti monasteri del Sud Italia, con una ricca biblioteca e uno scriptorium dove i monaci amanuensi trascrivevano antichi codici.

Rossano Pathirion
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Proprio uno di questi, per l’esattezza l’antico evangelario greco miniato (VI secolo) noto come Codex Purpureus Rossanensis per via del colore rosso porpora che ne caratterizza le pagine, ha reso celebre Rossano tra i siti calabresi che vantano un Patrimonio UNESCO.

Il prezioso codice è oggi esposto al Museo Diocesano (Museo del Codex) ed è fruibile da tutti grazie all'innovativa tavoletta tattile che consente anche ai non vedenti e agli ipovedenti di godere della bellezza del manufatto. Unico museo in Italia a disporre di questo prezioso servizio, il Museo Diocesano e del Codex offre ai suoi visitatori un'esperienza sensoriale senza precedenti, corredata di un QR Code attraverso il quale è possibile accedere a un video nella lingua dei segni italiana e internazionale, che rende inclusiva la visita anche ai non udenti.

Codex Rossano
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Da non perdere la spettacolare Cattedrale di Maria Santissima Achiropita, al cui interno si trovano un mirabile affresco proprio della Madonna Achiropita (dal greco "non prodotta da mano umana"), mosaici a pavimento e un’importante struttura decorata in oro pietra di Cipro.

Tra gli altri edifici sacri da non perdere, la Chiesa di San Nilo, la Chiesa della Panaghia, l’Oratorio di Santa Maria del Pilerio e diverse altre cappelle minori.

Eccellenze agroalimentari della Sibaritide

Non solo arte e cultura! Rossano è anche patria della famosa Liquirizia di Calabria DOP, “Oro Nero di Calabria”

Qui ha sede la più antica fabbrica di liquirizia, la Fabbrica di Liquirizia Amarelli, aperta ai visitatori attraverso le sale del Museo della Liquirizia, che documenta la storia dell’azienda e la produzione industriale della preziosa radice con materiali d'archivio (incisioni, documenti e foto d'epoca), attrezzi, forme di porcellana e stampi in bronzo.

Museo della Liquirizia "Giorgio Amarelli"
Museo della Liquirizia "Giorgio Amarelli"

Altre eccellenze dell’agroalimentare calabrese prodotte da queste parti sono le Clementine di Calabria IGP, variante di mandarino privo di semi che ha conquistato i mercati internazionali per la sua inconfondibile dolcezza e il concentrato di vitamine che sprigiona. 

Da assaggiare al naturale, in polpa o succo presso gli agrumeti autoctoni di Corigliano, in marina e nella Piana di Sibari

Un primo piatto imperdibile? Un risotto gourmet a base del rinomato Riso di Sibari, magari nella variante nera con frutti di mare.

Clementine
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