La Festa di Santa Lucia in Calabria
Santa Lucia e la Calabria, tra fede e folklore
© Regione Calabria
Luoghi della fede
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Luoghi della fede
Il culto di Santa Lucia in Calabria, “santa della luce” per antonomasia, è molto sentito e regala alle comunità e ai visitatori una serie di tradizioni imperdibili nel giorno della celebrazione, il 13 dicembre, data che subito dopo la festività dell’Immacolata, sancisce l’avvicinamento al Natale.
Pugnalata a morte a Siracusa, nel IV secolo, dopo il martirio dell’accecamento per la sua fede cristiana, Santa Lucia diviene protettrice degli occhi, simbolo della luce e del dono. Tanto che in Sicilia, è tradizione per i bambini attendere i “Doni di Santa Lucia”, più che quelli di Babbo Natale.
La devozione a Santa Lucia in Calabria è altrettanto forte e si esprime in diverse località, da nord a sud, attraverso celebrazioni religiose e laiche.
La notte del 13 dicembre la Calabria si accende di decine di falò sacri a Santa Lucia.
I Fuochi di Santa Lucia uniscono sacro e profano, in un rituale molto diffuso, legato tanto alla santa cristiana quanto al solstizio d’inverno e al rito mitraico.
In uso soprattutto fra le comunità pastorali, il Fuoco di Santa Lucia si accendeva dapprima al chiuso degli ovili; poi, sul sagrato della Chiesa Matrice e in alcuni paesi anche da un quartiere all’altro, con vere e proprie competizioni a chi erige la fòcara più grande, come ancora oggi avviene per i rioni della città di Crotone.
Qui, giovani e adulti costruiscono per settimane la pira di quartiere, sfidandosi al “fuoco più bello”. La legna viene raccolta e nascosta fino alla fatidica data del 13 dicembre, quando i fuochi sacri illuminano l’intera città.
I Fuochi di Santa Lucia ardono anche in provincia di Cosenza. Famosi sono quelli di Castrovillari, Scigliano, Bisignano e Amendolara, spesso accompagnati dal suono della zampogna, canti e danze di festa di origine antichissima.
In provincia di Catanzaro, il paese di Motta Santa Lucia omaggia la sua santa con le funzioni che si tengono nella chiesa a lei dedicata. La chiesetta del centro storico è tra le bellezze da visitare in paese, assieme alla Chiesa Matrice di S. Maria delle Grazie. Una passeggiata per le vie del centro consente di ammirare le facciate dei palazzotti gentilizi e gli splendidi portali in granito.
Qui è d’obbligo assaggiare i tradizionali “Pani di Santa Lucia”, diffusi ovunque ma davvero speciali in questa località, poiché Motta Santa Lucia aderisce al circuito “Città del Pane” per l’alta qualità della sua panificazione tradizionale.
Infine, Santa Lucia a Reggio Calabria è omaggiata dall’omonima parrocchia, in una bella chiesa di stile rinascimentale, con cerimonie sacre e festeggiamenti di quartiere.
Si accennava al tradizionale “Pane di Santa Lucia”, i soffici lussekatter dei popoli nordici a base di zafferano e uvetta che in Calabria si traducono in veri e propri panini da portare in chiesa per la benedizione. La particolare forma a doppia voluta evoca gli occhi della santa, ragion per cui si è soliti donarli a chi ha problemi di vista.
Un’altra usanza della Festa di Santa Lucia in Calabria, in particolare nella provincia di Cosenza, consiste nella distribuzione dei fichi secchi, che da queste parti si traducono nel prelibato Fico Dottato di Cosenza DOP.
Ad Altomonte, tra I Borghi più Belli d’Italia, i fichi secchi rientrano nella tradizione delle “9 cose di Santa Lucia” assieme ai cereali e ai legumi, ovvero nelle 9 portate che non possono mancare sulla tavola calabrese del 13 dicembre.
A Corigliano-Rossano le portate sono invece 13, come il giorno dedicato alla santa.
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