Parco Marino Regionale "Secca di Amendolara"

/storage/images/10723/Parco-Marino-Secca-di-Amendolara----Ph-Antonio-Gagliardi.JPG

Parco

Parco Marino Regionale Secca di Amendolara - Antonio Gagliardi

Pareti di coralli rossi e coralli neri, distese di verdissima posidonia e pesci di ogni dimensione e colore: è il paesaggio subacqueo del Parco Marino Regionale "Secca di Amendolara”, che con i suoi 12mila ettari, è il più grande d’Italia. Un luogo unico nel Mar Ionio, per la sua biodiversità e le sue peculiarità. Il Parco ricade al largo della costa del comune di Amendolara (CS), tra Calabria, Puglia e Basilicata nel Golfo di Taranto e arriva a toccare i quaranta metri di profondità. 

La secca è localizzata a largo della foce del Fiume Crati e con molta probabilità si tratta di un’antica isola sommersa a causa dell’erosione. Lo testimoniano alcune carte nautiche, risalenti al XVII-XVIII secolo, in cui si ha traccia di un isolotto denominato Monte Sardo. La Secca di Amendolara è costituita da scogli a fondale coralligeno che si sono formati sopra una piattaforma di fango e sabbia fino a circa 27 metri dalla superficie, che è l’altezza dello scoglio più alto. 

Il Parco Marino è un vero paradiso naturale, con grandi praterie di Posidonia oceanica, una delle piante acquatiche più importanti e rappresentative del Mediterraneo. Affascinanti e suggestive sono anche le altre specie identificate nell’area, tra cui gorgonie (Eunicella cavolini) e Pinna nobilis, comunemente nota come “nacchera”, il più grande bivalve del Mediterraneo, la sua raccolta è vietata perché rischia l’estinzione. 

In quest’area trovano il loro habitat naturale lo scampo, il gambero rosso, il moscardino bianco. Ma è spettacolare la presenza di banchi di corallo rosso e corallo nero, mai visti prima nel mar Ionio. Gli appassionati di escursioni subacquee e di snorkeling qui potranno andare alla scoperta di angoli meravigliosi in cui pulsa la vita di pesci e di piante. La Secca di Amendolara rappresenta uno dei pochi seamount del Mediterraneo, vere e proprie montagne sottomarine elevate su fondale piatto, che generano condizioni oceanografiche, fisiche e biologiche uniche e certamente da preservare.


Ultimo aggiornamento: 2 mag 2025 15:12