Gita a Morano Calabro, tra I Borghi più Belli d’Italia
Il Presepe del Pollino da visitare tutto l’anno
© Regione Calabria
Arte e Cultura
© Regione Calabria
Arte e Cultura
Esiste un borgo al centro del Parco Nazionale del Pollino, in provincia di Cosenza, che oltre a essere uno tra I Borghi più Belli d’Italia è detto anche il “Presepe del Pollino” per via dell’assetto incastellato delle case e delle viuzze che lo caratterizzano e che, proprio come un presepe, gli conferiscono un fascino sospeso nel tempo.
Si tratta di Morano Calabro, luogo da visitare in tutte le stagioni per via della bellezza cangiante del paesaggio, che spazia dalla fioritura primaverile della lavanda nella frazione di Campotenese (località nota proprio come “Provenza di Calabria”), alle vette innevate che fanno da sfondo alle tradizioni invernali e natalizie, come il famoso Presepe Vivente di Morano.
Scopriamo insieme i mille volti di questo suggestivo borgo del Pollino calabrese.
Raggiungiamo il borgo di Morano Calabro, l’antico Muranum, risalendo la valle del fiume Coscile fino alle pendici del Monte Pollino.
Ad accoglierci, un borgo medievale sviluppatosi attorno ai ruderi di un castello panoramico. Ogni elemento dell’abitato richiama la magia di un tempo lontano: la pietra dei portali, i torrioni, i contrafforti e gli scorci incantevoli che dominano la vallata pedemontana, dall’alto della quale antiche sentinelle controllavano i varchi d’accesso al paese.
Il panorama si coglie in tutta la sua bellezza dalla sommità dell’antico Castello di Morano, di origine normanna. Da quassù si capisce subito perché il borgo è detto “Presepe del Pollino”: un’architettura semplice, a tetti rossi, attraversata da un dedalo di vicoli, piazzette e arcate che degradano verso o storico rione San Nicola.
Da qui si scorgono anche l’inconfondibile cupola e campanile maiolicati della Collegiata di Santa Maria Maddalena, che andiamo a visitare. I toni giallo-blu delle maioliche sono uno dei simboli di questo delizioso borgo calabrese ai piedi del Pollino.
Al suo interno, la collegiata conserva una preziosa Madonna degli Angeli di Antonello Gagini (1505) e la Cappella di San Silvestro, all’interno della quale trova posto il meraviglioso Polittico Sanseverino, di Bartolomeo Vivarini (1477).
Tanti i palazzi nobiliari, spesso bastionati, edificati tra Sette e Ottocento la cui eleganza non sfugge ai nostri occhi ammirati, che si perdono tra i prospetti simmetrici, i portali in granito e le ampie scalinate d’ingresso.
Cosa fare a Morano Calabro? Sicuramente assaggiare i piatti tipici del borgo, come stoccu e patèni, delizioso stoccafisso con patate e peperoni secchi.
Dopo pranzo gli amanti del trekking possono partire per un’escursione alla volta del Parco Nazionale del Pollino o, in primavera, per una visita ai campi di lavanda di Campotenese, un’esplosione di colore viola e profumo provenzale.
Presepe di nome e di fatto, nel periodo delle feste natalizie il borgo di Morano Calabro offre la particolarità di un evento molto atteso, tra i più famosi e antichi della regione: il Presepe Vivente di Morano Calabro.
La rievocazione della Natività assume da queste parte caratteristiche uniche, con la suggestione dei pastori-figuranti, grandi e piccini, immersi nell’atmosfera montana e innevata che regala questo scenario.
Il Presepe Vivente di Morano si svolge solitamente a ridosso della Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, attorno alle quale si dispongono capanne e botteghe di artigiani, oltre alla mangiatoia della Natività. Lungo il percorso, i visitatori sono immersi nell’atmosfera genuina del borgo, raccontato attraverso una serie di sezioni tematiche e illuminato dalla grande cometa che, ogni anno, viene posta sulla collinetta Ariella.
https://calabriastraordinaria.it/news/gita-a-morano-calabro-tra-i-borghi-piu-belli-ditalia