Visita alle Grotte di Sant'Angelo a Cassano all'Ionio
Un viaggio sotterraneo tra stalattiti, storia millenaria e fascino naturale

Sport e natura
Grotte di Sant'Angelo, Cassano all'Ionio - Regione Calabria
Un viaggio sotterraneo, nella pancia della terra, immersi in un paesaggio suggestivo che trasporta in un’altra dimensione. Tra stalattiti e stalagmiti, percorsi e labirinti scavati lentamente dal tempo, in un ambiente in cui gesso, sabbia e argilla hanno assunto forme sorprendenti, plasmati dalla natura come opere d’arte.
Visitare le Grotte di Sant’Angelo a Cassano all'Ionio è un’esperienza sorprendente per adulti e bambini, accessibile a chi, più esperto, vuole cimentarsi in un’avventura affascinante quanto impegnativa munito di caschetto e faro, ma anche a chi desidera scoprire il sito sotterraneo in sicurezza e attraverso un percorso comodo e illuminato.
Grotte di Sant'Angelo: storia e curiosità
Questo spettacolare sito ipogeo è un reticolo di grotte e passaggi naturali, creati dalla corrosione di fiumi d’acqua sulfurea. Si tratta di uno dei sistemi carsici più lunghi della Calabria (ben 2.563 metri) ed è situato a ridosso del centro abitato di Cassano all'Ionio.
Il sistema sotterraneo è formato da tre cavità collegate tra loro da cunicoli naturali: la Grotta di Sant'Angelo Inferiore, la Grotta Superiore di Sant'Angelo, la Grotta Sopra le Grotte di Sant'Angelo. Le pareti sono composte da gesso, argille, sabbie e detriti di falda prevalentemente carbonica ma ciò che più colpisce, sono le forme disparate e sorprendenti di stalattiti e stalagmiti. Questo incredibile sito aperto ai turisti oltre che agli appassionati e agli studiosi di speleologia e di storia, ha un enorme valore storico-archeologico poiché le tracce ritrovate al suo interno nel corso degli ultimi decenni attestano la presenza dell’uomo sin dal Neolitico Medio (IV millennio a. C.).
I reperti archeologici rinvenuti nelle grotte sono attualmente conservati nel Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria. Si tratta di ceramiche d’uso quotidiano, come orcioli, bollitori per latte, tazze e contenitori di terracotta in cui venivano riposti vino, olio, grano e legumi. Tra i reperti più preziosi, anche una statuetta femminile di ceramica dipinta alta 5,5 cm.
Queste cavità tanto lunghe e profonde hanno da sempre rappresentato un rifugio sicuro per gli abitanti più antichi della Sibaritide. Furono sede stabile di comunità agricole del Neolitico Medio (V e IV millennio a.C.), fino alla fine dell’Età del Bronzo. Successivamente furono frequentate da popolazioni dell’Età dei Metalli (111-11 millennio a.C.) Il merito di averne colto il valore storico e archeologico si deve allo speleologo Francesco Orofino che nel 1951 visitò per primo le grotte. Grazie poi a una campagna di scavi, eseguiti dal 1978 al 1982, è stata scoperta la destinazione funeraria della grotta denominata “Pavolella”, rarissimo esempio di sistema di cremazione in età neolitica. Nonostante l’assenza di luce, nelle grotte crescono dei vegetali che vivono a contatto di stalattiti e stalagmiti e si nutrono della costante caduta di roccia calcarea. Recentemente sono state scoperte spettacolari forme di vegetazione che hanno piccoli filamenti e una radice conficcata nel suolo. Si tratta di fenomeni rarissimi seguiti con grande attenzione dalla comunità scientifica.

Grotte di Sant'Angelo: visita guidata
Il sito sotterraneo si trova a poca distanza dal centro di Cassano all'Ionio. Un ampio parcheggio permette di lasciare l’auto e raggiungere a piedi (ma su richiesta è disponibile un servizio navetta) l’ingresso in circa dieci minuti, godendo di un panorama che abbraccia i monti del Pollino da una parte e il mar Ionio dall’altra.
Le guide del Centro Regionale di Speleologia “Enzo dei Medici” accompagnano i visitatori alla scoperta del mondo sotterraneo, fornendo indicazioni storiche e curiosità sulle cavità. I percorsi proposti sono due, il primo è un percorso turistico, sicuro perché servito da comode passerelle metalliche e ben illuminato. Si snoda per 250 metri attraverso una serie di condotte naturali in cui si può ammirare il paesaggio ricco di stalattiti e stalagmiti. Il percorso speleo è invece destinato a chi è pronto a vivere un’avventura davvero indimenticabile. Non ci sono passerelle e gli ambienti vengono illuminati dai caschi da speleologia con lampade a led forniti dalle guide. Il suolo è irregolare ma inoltrarsi nelle cavità non è particolarmente difficoltoso. La visita permette di penetrare in una condotta ricca di depositi di bianchissimo gesso. Entrambi i percorsi sono consentiti agli adulti e ai bambini dai sei anni in su.
La visita alle Grotte di Sant’Angelo dura circa un’ora, si svolge in un ambiente non particolarmente freddo ma molto umido. È consigliabile quindi indossare sempre una felpa o una giacca in pile e avere ai piedi scarpe chiuse. Sul percorso speleo è invece indispensabile dotarsi di indumenti e materiali adatti al luogo: il casco da speleologia con illuminazione a led è fornito dall’organizzazione, servono scarponcini da trekking o con suola adatta, un foulard da mettere sotto il casco da speleologia, abbigliamento comodo.
Le grotte si possono visitare dal martedì alla domenica, sia di mattina (ultimo ingresso 11.30) che di pomeriggio (17.30), in ogni caso è sempre consigliabile prenotare.

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