Castello Aragonese

Castello
Castello Aragonese, Reggio Calabria - Regione Calabria
Il Castello Aragonese di Reggio Calabria sorge nell'omonima piazza e rappresenta uno dei principali simboli architettonici della città. Benché noto come "aragonese", l’edificio ha origini molto più antiche: era già punto nevralgico per la tutela del territorio come cinta difensiva della palaiapolis (la città arcaica fondata nell'VIII secolo a.C. dai calcidesi). La collina mantenne il suo ruolo di fortezza militare anche nel periodo ellenistico, con l'ampliamento della città verso il mare; in epoca romana, le mura furono abbandonate, per essere poi riedificate sotto l'imperatore Giustiniano I, a difesa del ruolo che Reggio Calabria ricopriva nei collegamenti tra l'Italia e Costantinopoli. L'esistenza documentata di un vero e proprio castello a Reggio Calabria risale all'anno 536. Nel 1059 la fortezza passò dai bizantini ai normanni e, nel 1266, a Carlo I d'Angiò.
In epoca spagnola la struttura fu adeguata all'evoluzione delle macchine d'assedio e alle artiglierie con polvere da sparo: nel 1450, al Castello Aragonese di Reggio Calabria si aggiunsero due grosse torri merlate, un rivellino e il fossato (alimentato dal torrente Orangi); nel 1539, Pietro da Toledo ne fece aumentare la capienza interna, in modo da poter ospitare un migliaio persone contro le invasioni turche. L’impianto rimase pressoché invariato fino al Risorgimento, quando ne fu decisa la riconversione in caserma e prigione politica. Espugnato da Garibaldi, il Castello Aragonese di Reggio Calabria viene deliberatamente mutilato della parte più antica e oggi conserva le due torri circolari merlate aragonesi e alcune sale interne restaurate.
Oggi il Castello Aragonese di Reggio Calabria è visitabile tutti i giorni con biglietto e ospita eventi e mostre temporanee in ogni stagione dell'anno.
