Sulle tracce di Tommaso Campanella in Calabria
Viaggio dalla Città del Sole all’Accademia Cosentina
Arte e Cultura
Regione Calabria
Teologo, filosofo, poeta e frate domenicano, Tommaso Campanella è tra le figure di spicco del panorama culturale e spirituale internazionale dell’epoca moderna, autore del celebre racconto utopico La città del sole, composto in carcere e ispirato a una società di uguaglianza.
Malgrado la prigionia, Tommaso Campanella ha segnato col suo passaggio alcune località calabresi dove ancora è possibile apprezzarne la presenza.
Tommaso Campanella e la Calabria
Nato nel borgo di Stilo nel 1568 e morto a Parigi nel 1639, Tommaso Campanella, al secolo Giovan Domenico Campanella, fu processato dalla Santa Inquisizione e condannato agli arresti domiciliari per due anni prima di ricevere la condanna definitiva a ventisette anni di carcere con l’accusa di cospirazione contro i regnanti spagnoli in Calabria.
Il padre, ciabattino povero e analfabeta, si trasferì con la famiglia nella vicina Stignano e mandò il giovane Giovan Domenico presso un fratello che viveva a Napoli, dove ebbe modo di studiare dai frati domenicani.
Rientrato in Calabria, trascorse il noviziato nel Convento di Placanica (RC) e prese i voti a quindici anni al Convento di San Giorgio Morgeto (RC), assumendo il nome di Tommaso, in onore di San Tommaso d'Aquino. Proseguì gli studi superiori a Nicastro (Lamezia Terme) e li completò a Cosenza, studiando teologia.
Il De rerum natura iuxta propria principia, del filosofo Bernardino Telesio, fu per Campanella una rivelazione e un legame costante con la città di Cosenza e il suo maestro.
Itinerario tra i luoghi di Campanella
Un viaggio sulle tracce di Tommaso Campanella parte inevitabilmente da Stilo, tra I Borghi più Belli d’Italia, in provincia di Reggio Calabria.
“Son di una terra chiamata Stilo in Calabria Ultra, mio padre si domanda Geronimo Campanella e mia madre Caterina Basile”.
Così il filosofo al giudice Antonio Peri che lo interrogò in carcere nel 1599.
La “terra chiamata Stilo” è uno dei borghi medievali più suggestivi della Calabria.
Sorge ai piedi del Monte Consolino e che domina la Valle dello Stilaro, una vallata fluviale punteggiata di antiche laure eremitiche e grotte abitate dai monaci greco-bizantini.
L’edificio bizantino per eccellenza, tra i simboli iconici della Calabria, è la celebre Cattolica di Stilo, piccolo gioiello del X secolo incastonato nella roccia, con le sue caratteristiche cupole orientali. L’interno presenta preziosi affreschi e colonne frutto di riuso da edifici precedenti.
Al centro della piazza principale di Stilo sorge il Monumento a Tommaso Campanella, che raffigura il filosofo nella tipica posa pensosa. Tra i luoghi maggiormente legati alla figura di Campanella nella sua funzione di frate il Convento di San Domenico, dove è possibile visitare la sua cella personale.
Seguendo le travagliate vicende del frate domenicano e i numerosi processi che lo videro sotto accusa, l’itinerario sulle tracce di Tommaso Campanella tocca altre località calabresi: il vicino centro di Stignano (RC), luogo della prima infanzia dove visitare la casa dei Campanella; il Convento dei Domenicani a Placanica (RC); il centro storico di Lamezia Terme (CZ), antica Nicastro, dove il filosofo trascorse alcune stagioni di studio e lasciò testi preziosi oggi conservati presso la Casa del Libro Antico.
Infine, Cosenza e i luoghi che videro Tommaso Campanella formarsi al fianco dell’amato maestro, Bernardino Telesio, la cui storia si può ripercorrere presso gli archivi dell’Accademia Cosentina.
Salvo una breve parentesi nel Convento Domenicano di Altomonte (CS), dove fu relegato per “intemperanze”, il filosofo trascorse alcuni anni in giro per l’Italia alla ricerca di una protezione dalle accuse di eresia, per scontare la pena definitiva a Napoli, dove compose le sue opere principali.
https://calabriastraordinaria.it/news/sulle-tracce-di-tommaso-campanella-in-calabria