I Bronzi di Riace: storia, ritrovamento e curiosità

Bronzi di Riace: ritrovamento, storia e curiosità al Museo Nazionale di Reggio Calabria

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Arte e Cultura

Bronzi di Riace - Regione Calabria

Tutti serbiamo nell'immaginario i Bronzi di Riace, simbolo iconico della Calabria e della Magna Grecia nel mondo, ma cosa sappiamo davvero di queste eccezionali statue?

Ogni volta che si racconta la storia dei Bronzi di Riace sembra di sentirla per la prima volta. C'è qualcosa, nel racconto del ripescaggio dei Bronzi di Riace, che lo rende unico, come una fiaba che non smetteresti mai di ascoltare.

C'erano una volta due statue adagiate sul fondo del Mar Ionio, a largo di Riace (RC), in attesa che qualcuno si accorgesse di loro: erano i Bronzi di Riace, dove si trovano oggi?  

Storia dei Bronzi: ritrovamento e recupero

La storia dei Bronzi di Riace e del loro ritrovamento è travagliata quanto affascinante.

Siamo nell'estate del 1972, il 16 agosto per l'esattezza, quando un giovane sub romano di nome Stefano Mariottini, in vacanza in Calabria, avvista qualcosa a circa 300 metri dalla costa riacese e 8 metri di profondità: due grandi figure nude adagiate sul fondo del mare. Ne denuncia il ritrovamento alla Soprintendenza e scoppia un caso: il giovane sub si è imbattuto in una delle scoperte archeologiche più importanti della storia, destinata a essere un'avventura senza fine.

I Bronzi di Riace, ritrovamento e recupero, si rivelano fin da subito problematici. 

Gli “eroi venuti dal mare” o Bronzi di Riace, come vengono ribattezzate le statue, sono identificati come colossi in bronzo apparentemente ben conservati. Tuttavia, il loro recupero è pieno di insidie: le statue pesano, sfuggono, perdono pezzi, qualcuno avanza l'ipotesi che fossero parte di un gruppo trafugato, altri ne rivendicano la scoperta prima di Mariottini.

Quel che è certo è che i Bronzi di Riace hanno bisogno di un immediato restauro, poiché molto più fragili di quanto inizialmente si pensasse.

I due "eroi/guerrieri" partono alla volta di una nuova dimora, che non sarà però quella definitiva: sottoposti presso l'Opificio delle Pietre Dure di Firenze a un primo intervento (1975-80) per eliminare le concrezioni marine e le terre di fusione (passando dai 400 Kg del ripescaggio agli attuali 160 Kg), i Bronzi di Riace rischiano quasi di non tornare più in Calabria, oggetto di un lungo contenzioso tra gli enti preposti alla loro tutela. 

Bronzi di Riace
Regione Calabria

Il secondo intervento (1992-95) è realizzato a Reggio Calabria, dagli esperti dell’allora ICR, e si rivela complesso quanto fondamentale per la conservazione dei Bronzi di Riace, sia dal punto di vista della salvaguardia che della conoscenza: esposti per la prima volta al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria nel 1981, i Bronzi vengono issati due basi espositive antisismiche e posti in un ambiente protetto.

Bronzi di Riace: dove si trovano

Dove si trovano oggi i Bronzi di Riace? Sempre al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria ma in uno spazio innovativo, appositamente concepito per salvare il loro ormai delicatissimo stato di conservazione.

Oggetto di un terzo restauro, svolto in concomitanza dei lavori di ristrutturazione dell'intero edificio ospitante, lo storico Palazzo Piacentini su Piazza De Nava, i Bronzi di Riace hanno subito un ulteriore intervento sulle superfici e sono esposti a pianterreno. Prima di accedere alla loro sala, viene chiesto ai visitatori di sostare qualche secondo in una camera iperbarica, all'interno della quale vengono eliminati eventuali residui di smog e impurità.

Museo Archeologico nazionale Reggio Calabria
Museo Archeologico Nazionale, Reggio Calabria - Regione Calabria

Bronzi di Riace: cosa rappresentano

Classificati come "A" e "B", alias il "Vecchio" e il "Giovane", i Bronzi di Riace rappresentano due guerrieri nudi ("nudità eroica") dell'altezza, rispettivamente, di 1,98 e 1,97 metri per un peso di 160 Kg. 

L'interpretazione base di "guerrieri" emerge dagli attributi che caratterizzano le statue: armati di scudo (imbracciato con la sinistra), lancia (con la destra) ed elmo. La possente muscolatura è resa con forte vigore plastico: tra i particolari anatomici si segnalano le vene delle mani e dei piedi, la madreperla degli occhi e i capezzoli, lavorati a parte e applicati tramite battitura a martello.

Bronzi di Riace
Regione Calabria

Dal punto di vista statico, i Bronzi di Riace presentano un sistema di ponderazione a ritmo incrociato: il peso del corpo grava sulla gamba destra verticale, che è controbilanciata dal braccio sinistro piegato; viceversa, alla gamba sinistra flessa e avanzata corrisponde il braccio destro abbassato a impugnare l'asta. 

Dagli studi eseguiti nel corso degli anni, la datazione dei Bronzi di Riace viene fatta risalire alla metà V secolo a.C.

L'archeometria ha permesso di stabilire con certezza la realizzazione dei Bronzi di Riace ad Argo, nel Peloponneso, e il loro trasporto su un bastimento verso la Roma imperiale dell'epoca, cui erano destinati prima del naufragio.

Bronzi di Riace, curiosità e ipotesi? 

Secondo alcuni studiosi, la coppia potrebbe essere stata parte di un gruppo statuario assai più articolato, che rappresentava, forse, i Sette contro Tebe: nello specifico i fratelli Eteocle e Polinice, figli di Edipo. 

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Ultimo aggiornamento: 2 ago 2024 10:48