Autunno per musei in Calabria: 6 luoghi da non perdere
Tour di alcuni tra i più bei musei calabresi
Arte e Cultura
Regione Calabria
L’autunno è la stagione ideale per visitare musei e mostre in Calabria.
Da nord a sud della regione la proposta museale calabrese è varia e articolata e offre ai visitatori un patrimonio d’arte, storia, archeologia e tradizione di grande valore.
Tra i musei calabresi nazionali e quelli di rilevanza internazionale ne segnaliamo alcuni che vale la pena visitare in un weekend d’autunno o in una gita fuori porta che abbina la scoperta dei territori a quella delle principali produzioni artistiche.
Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria
Il nostro tour dei musei calabresi non può che partire dal “tempio dei Bronzi”, ovvero il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria.
Il museo sorge nel cuore del centro storico cittadino, Piazza De Nava, all’interno di Palazzo Piacentini che di recente ha subito uno straordinario restauro museografico, a due passi dal Lungomare “Falcomatà”.
Il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria è uno dei musei archeologici più prestigiosi d'Italia, poiché assieme agli omologhi musei di Napoli e Taranto ospita alcune tra le testimonianze più significative della Magna Grecia.
Fu l’archeologo Paolo Orsi, primo soprintendente in Calabria, a promuoverne l’istituzione per unificare gli oggetti custoditi presso il precedente Museo Civico Comunale con i reperti affiorati dalle nuove campagne di scavo su tutto il territorio calabrese.
Inaugurato nel 1959, il Museo Archeologico di Reggio è stato oggetto di un innovativo riallestimento, degno dei tesori che espone, a partire dai Bronzi di Riace.
Pezzo forte del museo, i Bronzi costituiscono ormai il simbolo dell’archeologia calabrese. Rinvenute nel 1972 nel tratto di mare di Riace Marina, la statua "A" (Il Giovane) e la "B" (Il Vecchio), rappresentano due guerrieri nudi dell'altezza di circa due metri, datati tra il 460 e il 430 a.C.
Museo del Codex Purpureus Rossanensis
Ci spostiamo in provincia di Cosenza, nel Comune di Corigliano-Rossano, per visitare un altro imperdibile museo calabrese: il Museo Diocesano e del Codex.
Primo museo istituito in Calabria (1952), nel 2016 inaugura un nuovo e suggestivo percorso di visita basato sulla distinzione di due principali sezioni: la prima, dedicata al gioiello più prezioso della collezione, il Codex Purpureus; la seconda, alla storia della diocesi e della città di Rossano nei secoli, attraverso l’esposizione di opere di varie epoche e tipologie. Entrambi i percorsi sono arricchiti dalla presenza di supporti multimediali.
Perla inestimabile del Museo Diocesano di Rossano è appunto il Codex Purpureus Rossanensis, un antico evangeliario greco miniato risalente al VI secolo che raccoglie, in 188 fogli di finissima pergamena purpurea, i vangeli di Matteo e Marco ed è arricchito da splendide miniature. Nel 2015 il Codex è stato riconosciuto Patrimonio dell’Umanità UNESCO, nella categoria “Memory of the World”, e vale da solo la visita al museo e alla città.
Galleria Nazionale di Cosenza "Palazzo Arnone"
Raggiungiamo la città di Cosenza, capoluogo di provincia, per un weekend d’autunno all’insegna dell’arte moderna e contemporanea.
La prima trova il suo spazio elettivo presso la Galleria Nazionale di “Palazzo Arnone”. Incastonata nel cuore del scentro storico cittadino, alla confluenza dei fiumi Crati e Busento, la Galleria Nazionale di Cosenza è il centro espositivo di una produzione artistica che lascia senza fiato.
Il prestigioso Palazzo Arnone che la ospita fu costruito agli inizi del XVI secolo dai fratelli Bartolo e Ascanio Arnone ed è stato di recente ristrutturato con un allestimento museografico all’avanguardia. Vi si accede attraverso un grande androne con volta a botte, su cui è dipinto lo stemma del Regno di Napoli (1755).
La galleria espone una collezione dei dipinti che documentando i momenti più significativi dell’arte italiana, con particolare riferimento a quella meridionale, dal Cinquecento al Novecento. Tra i capolavori calabresi per eccellenza le opere di Mattia Preti, due bozzetti di Sebastiano Conca, le opere di Pietro Negroni, Corrado Giaquinto, Luca Giordano e Umberto Boccioni, solo per citarne alcune.
Museo Civico di Taverna "Mattia Preti"
Gli amanti di Mattia Preti troveranno uno spaccato consistente della sua arte nel paese natale dell’artista, Taverna, in provincia di Catanzaro.
Qui, oltre alle grandi tele esposte nelle principali chiese del centro storico, ha sede il Museo Civico “Mattia Preti”, espressamente dedicato al figlio illustre divenuto uno dei massimi esponenti della pittura del Seicento a livello nazionale e mondiale, nonché insignito del titolo di “Cavaliere di Malta” (da cui l’appellativo di “Cavaliere Calabrese”).
Le opere di Mattia Preti a Taverna esposte presso il museo seguono un ordine cronologico e biografico che consente di apprezzare la produzione di Mattia e Gregorio Preti, entrambi fratelli pittori, in un excursus che include San Giacinto e San Vincenzo Ferrer, la Madonna degli Angeli con i Santi, un San Girolamo e un bozzetto raffigurante i Santi Pietro e Paolo.
Museo Archeologico Nazionale "Vito Capialbi"
La città di Vibo Valentia ci delizia col Museo Archeologico Nazionale "Vito Capialbi", che ha sede dal 1969 in un'ala del monumentale Castello Normanno-Svevo, tra i simboli architettonici del centro storico.
Raggiunta la sommità del colle panoramico su cui svetta il Castello di Vibo, dopo aver attraversato la parte più antica dell'abitato, l’allestimento ci riporta indietro nei secoli, ai fasti dell’antica città greca di Hipponion, con opere e reperti provenienti dalla città e dai suoi dintorni.
Il Museo Archeologico di Vibo è diviso in 4 sezioni principali: reperti da edifici sacri, da necropoli, da collezioni private e materiali d'età romana. Si parte con gli oggetti di età protostorica, tra i quali una spada del XIII secolo a.C., e si prosegue con i reperti più rappresentativi di epoca greca e romana: ceramiche corinzie, rodie e attiche, elmi in bronzo, statuette votive e oreficerie di notevole qualità.
Da Cofino provengono alcuni pinakes tipici di Locri Epizefiri e due modellini di tempio in terracotta; nella sezione dedicata all'epoca romana sono esposti i reperti di Sant'Aloe, località in cui sono emerse varie domus e un impianto termale con splendidi mosaici, oltre a un ripostiglio monetale di 867 monete d'argento brettie databili alla fine del III secolo a.C.
Nel cortile del museo è esposto un mosaico del III secolo, ritrovato nei pressi dell'antico porto della città.
Museo e Giardini di Pitagora
Il tour dei musei calabresi si conclude nel centro di Crotone, la “Città di Pitagora”, proprio nel luogo in cui il filosofo greco istituì la sua Scuola Pitagorica (o Scuola Italica).
Ci troviamo nel cuore del “Parco Pitagora”, il grande parco urbano che ospita al proprio interno Museo e Giardini Pitagorici.
Il museo include un edificio parzialmente interrato e una parte esterna che affaccia sul parco, uniti da un percorso a spirale. Lo spazio più originale del museo pitagorico è la cosiddetta “Ludomatica”, un’aula interattiva dedicata alla matematica, unico nel suo genere in tutto il sud Italia.
Accanto, l’esposizione permanente “Pitagora Docet”, che mette in mostra le opere di artisti nazionali e internazionali vincitori del prestigioso "Premio Pitagora".
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