Alla scoperta di Bivongi, il “Borgo della Longevità”
Bivongi e il segreto dell’eterna giovinezza
© Regione Calabria
Vivere slow
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Vivere slow
Esiste un borgo in Calabria dove letteralmente “si campa cent’anni!”.
Siamo nella suggestiva Vallata dello Stilaro, la valle solcata dall’omonima fiumara nella provincia ionica di Reggio Calabria, tra i borghi medievali di Stilo e Bivongi.
Se Stilo è conosciuta in tutto il mondo per aver dato i natali al filosofo Tommaso Campanella, che da questi luoghi trasse ispirazione per comporre La città del sole (1602) e per il gioiello di architettura bizantina che è la Cattolica, il vicino centro di Bivongi, anch’esso di impianto bizantino, è noto per essere un vero e proprio “Borgo della Longevità”.
Visitiamolo e scopriamo insieme qual è il segreto dell’eterna giovinezza.
Incastonato nel fianco verde e lussureggiante del Monte Consolino, Bivongi presenta alcune delle caratteristiche essenziali per essere definito “Borgo della Longevità”.
Il brand è certificato da Dan Buettner, studioso del National Geographic che lo ha collocato nella “Blue Zone”, ovvero nella mappatura mondiale a caccia di ultracentenari e dei “borghi slow” che li ospitano, favorendone la longevità in base a 9 parametri molto precisi.
Quali sono, dunque, gli ingredienti segreti di questo elisir di lunga vita? Chi crede che si tratti solo di un fattore ereditario, condito da una buona dose di fortuna, si sbaglia. L’essere longevi in un determinato luogo dipende sostanzialmente da:
Questi i parametri per rientrare nella “Blue Zone” di Buettner, che in Italia riguarda soltanto l’area montuosa della Barbagia, in Sardegna, e il borgo reggino di Bivongi, che a ben guardare ha davvero le carte in regola.
Per chi intende la longevità un attrattore turistico, Bivongi “Borgo della Longevità” è la meta top d’Europa.
L’energia che si respira in questo luogo mistico, nell’abbraccio della sua natura incontaminata, è davvero un toccasana. Provare per credere!
Meta di un turismo esperienziale e del cosiddetto “vivere slow”, Bivongi regala ai suoi visitatori l’atmosfera autentica di una comunità ospitale, dove le relazioni tra le persone (come quelle tra le persone e l’ambiente) sono ancora al centro di uno stile di vita sano, a stretto contatto con la natura.
Sarà un caso che il territorio e gli abitanti di Bivongi presentano tutti i parametri di longevità di cui sopra? Bastano una passeggiata nel centro storico e un’escursione naturalistica lungo la fiumara Stilaro e sul Monte Consolino per avere la certezza che il caso c’entra poco…
L’ambiente incontaminato che circonda il borgo è solcato da sorgenti termali e acque cristalline, talmente salubri da essere storicamente imbottigliate tra le migliori acque calabresi.
Da non perdere, un’escursione con bagno refrigerante alle Cascate del Marmarico, che con un salto di 144 metri si qualificano come le cascate più alte della Calabria. Vi si arriva in ogni stagione dell’anno con un piacevole trekking nel bosco (o a bordo di un apposito fuoristrada), se non si teme lo strapiombo panoramico che si costeggia.
Il tema del benessere acquatico ricorre in un altro sito imperdibile nel Comune di Bivongi: le terme note come Bagni di Guida. In disuso per gran parte dell’anno, questo suggestivo complesso di archeologia industriale, al centro di un bosco rigoglioso, sorge attorno alle sorgenti benefiche di gas sulfureo che la gente del posto chiama “Acque Sante”.
Noti sin dall’epoca romana, i Bagni di Guida sono visitabili in alcuni periodi dell’anno (generalmente in estate), mentre le vasche naturali di acqua fresca sono fruibili sempre e liberamente.
La natura ti ha messo appetito? Approfittane per gustare le specialità del posto nelle case tipiche del centro storico, che offrono ospitalità in forma di albergo diffuso e piatti gustosi della dieta mediterranea con prodotti locali a Km 0.
Se chiedi ai bivongesi qual è il segreto della longevità ti diranno senza dubbio che è il vino Bivongi DOC, una delle eccellenze vinicole calabresi cui è dedicata la Sagra del Vino Bivongi, che si svolge generalmente a fine agosto (ottimo periodo per visitare il borgo).
Infine, a sugellare la qualità della vita nel “Borgo della Longevità”, un aspetto che secondo gli esperti influisce positivamente anche sul corpo: la spiritualità che avvolge il silenzio di questi luoghi.
Ci accostiamo con riverenza al Monastero di San Giovanni Theristis, gioiello dell’arte bizantina e centro ancora attuale del monachesimo greco-ortodosso. La visita è un’esperienza davvero mistica, che i più meditativi possono coronare con una sosta notturna, ospiti delle celle monastiche adibite a foresteria.
Qui i monaci orientali producono tipiche candele di cera che è possibile acquistare come ricordo. Imperdibile la visita al monastero nel periodo della Pasqua Ortodossa (quaranta giorni dopo quella cattolica), quando si può assistere alla benedizione delle caratteristiche uova rosse.
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