Un tuffo tra parchi e aree marine in Calabria
Mare in Calabria, tra natura e sport acquatici
© mRGB/Shutterstock
Sport e natura
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Sport e natura
Tra le regioni italiane con più chilometri di costa, quasi 800 lambiti da due mari, con le sue 19 Bandiere Blu e 20 Bandiere Verdi, la Calabria si conferma un paradiso marino non solo per chi la sceglie quale meta di vacanze estive all’insegna di tuffi, relax e divertimento, ma anche per gli amanti della natura selvaggia e degli sport acquatici da praticare nel rispetto della sostenibilità ambientale.
Tra il Mar Ionio e il Mar Tirreno calabresi, infatti, si sviluppano una serie di ecosistemi marini e dune che, oltre a garantire un habitat incontaminato per diverse specie a rischio di scomparsa, offrono ai fruitori consapevoli del mare l’opportunità di ammirare flora, fauna e antichi relitti che sono parte di un patrimonio subacqueo tra i più rilevanti del Mediterraneo.
Partiamo dalla “regina” del mare calabrese.
Ci troviamo all’altezza del Medio Ionio, in provincia di Crotone, lungo la cosiddetta Costa dei Saraceni, che nel nome evoca le antiche incursioni piratesche di cui queste località conservano memoria nelle architetture fortificate e nelle leggende che riguardano alcuni celebri personaggi del posto.
È qui che si estende l’Area Marina Protetta “Capo Rizzuto”, una tra le maggiori d’Italia per ampiezza, che con i suoi 14.721 ettari figura anche tra le maggiori d’Europa.
In cosa consiste l’importanza naturalistica di quest’area, oltre che nella sua estensione? Prima di tutto nella ricchezza e varietà di flora e fauna, che vanta importantissime praterie di posidonia e alcune specie endemiche rare, tra cui spicca certamente il coloratissimo pesce pappagallo.
Un habitat marino protetto e tutelato secondo un preciso disciplinare e la relativa suddivisione in “Zone”, che tuttavia è accessibile agli amanti di snorkeling e immersioni, sia con escursioni sottomarine guidate che attraverso piacevoli giri in barca (incluse imbarcazioni dal fondo trasparente) che consentono a grandi e piccini di godere appieno delle meraviglie del mare calabrese.
Non di rado ci si imbatte nell’affascinante visione di un relitto sommerso, inabissatosi in epoche passate, dalle più antiche ai resti della Seconda Guerra Mondiale, trovandosi in una particolare zona di navigazione tanto per i commerci dell’antichità, ad elevato potenziale archeologico, che per le rotte odierne.
Le spiagge bianche e rosa non sono da meno, così come le zone archeologiche in superficie. Affacciano su quest’area, infatti, il Promontorio di Capo Colonna su cui sorge l’omonimo Parco Archeologico, custode dell'unica colonna superstite dell’antico tempio greco di Hera Lacinia, e Punta Le Castella con la celebre fortezza aragonese a pelo d’acqua, tra le immagini più iconiche della regione.
Oltre all’Area Marina Protetta “Capo Rizzuto”, la Regione tutela e valorizza altre incantevoli località marine attraverso l’istituto di 5 Parchi Marini Calabresi dislocati nelle restanti quattro province, inclusivi di Siti di Importanza Comunitaria (SIC).
Da nord a sud incontriamo
Partiamo dalla splendida Riviera dei Cedri e dagli Scogli di Isca, entrambi parchi marini in provincia di Cosenza, sul Tirreno.
Il Parco Marino Regionale “Riviera dei Cedri” include nel suo perimetro le uniche due isole della Calabria: Isola Dino (nel Comune di Praia a Mare) e Isola di Cirella (nel Comune di Diamante), oltre al suggestivo Scoglio della Regina (nel Comune di Acquappesa).
Queste bellezze ambientali dal valore elevatissimo sono popolate di specie rare e non comuni per l’intero territorio nazionale, come ad esempio la Juniperus phoenicea, la Anthyllis barba jovis e la rara Pteris vittata, segnalata quale specie in via di riduzione e scomparsa nel Mediterraneo.
L'Isola di Dino in particolare costituisce un piccolo paradiso naturalistico, trattandosi di un isolotto calcareo ricco di grotte, pareti e scogliere nidificate dal falco pellegrino e ricche di importanti endemismi vegetali, come la Primula palinuri e soprattutto la Chamaerops humilis (rarissimo esemplare di palma nana).
Il Parco Marino “Scogli di Isca”, Oasi Blu del WWF, ricade invece ricade tra i Comuni di Amantea e Belmonte Calabro e, come suggerisce il nome, si caratterizza dalla presenza di due scogli noti come Isca Grande e Isca Piccola, diversi tra loro per dimensione e quota batimetrica.
Questa Zona Speciale di Conservazione costituisce uno degli esempi più belli di flora e fauna mediterranea, con un’ampia prateria di posidonia e un’elevata biodiversità (corallo, gorgonie, margherite di mare, spirografi, spugne, murene, ecc.). Si tratta di una zona favorevole al passaggio di delfini e stenelle, oltre che di nidificazione della tartaruga marina Caretta Caretta.
Spostandosi in provincia Catanzaro, nell’ampio Golfo di Squillace sul Medio Ionio noto come Costa degli Aranci, incontriamo il Parco Marino Regionale “Baia di Soverato”.
Altrimenti nota come “Baia dell’Ippocampo”, per la peculiare presenza nelle sue acque della specie in via di scomparsa dell’Hippocampus (volgarmente detto “cavalluccio marino”), la baia si estende nel Comune di Soverato, una delle località balneari ioniche più amate. Qui è possibile osservare anche il pesce ago (Syngnathus abaster) e la grande conchiglia tonna galea.
Sul versante opposto, quello tirrenico della rinomata Costa degli Dei, in provincia di Vibo Valentia, godiamo le meraviglie del Parco Marino Regionale "Fondali di Capocozzo-S. Irene, Vibo Marina-Pizzo, Capo Vaticano-Tropea”.
Oltre alle località comprese nella denominazione, il parco interessa l’intero ambiente marino dei Comuni di Vibo Valentia, Pizzo, Briatico, Zambrone, Parghelia e Ricadi.
Tra gli esempi più belli di flora e fauna mediterranea, questi ampi fondali racchiudono estese praterie di posidonia e si caratterizzano per l’inconfondibile formazione di secche rocciose parallele alla costa, scavate e ridisegnate dal mare in forme d’archi, buche e anfratti davvero spettacolari.
Infine, la provincia di Reggio Calabria offre le bellezze del Parco Marino Regionale “Costa dei Gelsomini”, il cui nome evocativo del dolce profumo estivo che si respira lungo il litorale, ci porta tra i Comuni grecanici compresi tra Capo Bruzzano e Punta di Spropoli, ovvero Bianco, Ferruzzano, Bruzzano Zeffirio, Brancaleone e Palizzi.
Siamo nel regno assoluto di nidificazione della tartaruga Caretta Caretta, in particolare nei pressi di Brancaleone, luogo riconosciuto a livello nazionale tra le due principali aree riproduttive di questa specie, dove è attivo un centro di studio e riabilitazione delle tartarughe marine.
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