Pavese e la Calabria, itinerario letterario a Brancaleone
Brancaleone, confino dello scrittore Cesare Pavese
Arte e Cultura
Regione Calabria
Tra i “luoghi letterari” della Calabria certamente il paese di Brancaleone, lungo la Costa dei Gelsomini in provincia di Reggio Calabria, ha lasciato più di altri il segno nel panorama geografico della letteratura italiana.
È qui, infatti, che lo scrittore Cesare Pavese, Premio Strega nel 1950 col romanzo La bella estate, scontò la sua condanna al confino, accusato di antifascismo per essere sospettato di frequentare il gruppo di intellettuali di Leone Ginzburg.
Cesare Pavese e il confino in Calabria
Tre anni di confino a Brancaleone, nella Calabria più remota, in quegli anni significava essere tagliati fuori dal mondo.
Da qui l’importanza di conoscere la storia e visitare i luoghi della terra “al bando” che influenzò così profondamente l’opera dello scrittore piemontese, originario di Santo Stefano Belbo, negli anni successivi a quell’esperienza.
Ancora intatta, la casa di Pavese a Brancaleone è a tutti gli effetti una casa-museo tra le più curate e frequentate in Calabria.
Visitandola si avverte la presenza suggestiva dello scrittore, quasi che il letto, la scrivania, i libri che gli venivano inviati dalla sorella e la lampada a carburo siano rimasti in attesa delle sue pagine.
La piccola stanzetta dove dimorò Cesare Pavese in Calabria guarda ai binari di fronte allo Ionio, esattamente come, ancora oggi, è possibile vedere lo storico “Bar Roma” in cui lo scrittore amava leggere il giornale e lo scoglio dal quale amava tuffarsi o restare immobile, in contemplazione del mare.
Qualcuno tra i più anziani del paese ricorda ancora la presenza discreta dello scrittore che tra quelle mura, a quella scrivania, compose il capolavoro dal titolo Il mestiere di vivere (diario che va dal 1935 al 1950), testamento redatto dall’autore fino a pochi giorni prima del suicidio.
In data 9 agosto 1935, da poco arrivato a Brancaleone, Pavese scrive:
“Qui ho trovato una grande accoglienza. Brave persone, abituate a peggio, cercano di tenermi buono e caro. […]. Che qui siano sporchi è una leggenda. Sono cotti dal sole. Le donne si pettinano in strada, ma viceversa tutti fanno il bagno. Ci sono molti maiali, e le anfore si portano in bilico sulla testa. Imparerò anch’io e un giorno mi guadagnerò la vita nei varietà di Torino”.
E ancora…
“La gente di questi paesi è di un tatto e di una cortesia che hanno una sola spiegazione: qui una volta la civiltà era greca”.
Cosa vedere a Brancaleone e dintorni
Oltre alla casa di Cesare Pavese a Brancaleone è possibile visitare altri luoghi simbolo della storia e della natura incontaminata del posto.
Una passeggiata lungo i 9 Km di costa ionica consente di apprezzare un mare cristallino in tutte le stagioni, meta prescelta delle tartarughe Caretta Caretta che qui vengono a nidificare ogni anno.
Non a caso, Brancaleone ospita un Centro Recupero Tartarughe Marine tra i più importanti del Mediterraneo, la cui visita è un’occasione imperdibile per grandi e piccini. Collegato al centro, il Museo del Mare di Brancaleone è l’altro luogo in cui scoprire tutti i segreti della fauna e della flora marina dell’area.
Altro luogo identitario da non perdere sono le aziende del territorio che producono e trattano il pregiato Bergamotto di Reggio Calabria DOP, tra le eccellenze dell’agroalimentare calabrese richieste in tutto il mondo.
Oltre ai percorsi sensoriali e gustativi, nei periodi di raccolta è possibile assistere ai processi di lavorazione e trasformazione del profumato agrume calabrese.
Tra i monumenti storici di Brancaleone spicca la cinquecentesca Torre di Galati, nell’omonima frazione costiera, immersa nel silenzio delle colline coltivate a vigneti e uliveti.
Gli amanti di storia e archeologia saranno colpiti dalla visita al Parco Archeologico Urbano di Brancaleone Vetus (l’antica Sperlinga), che si staglia alle spalle dell’abitato odierno, su una collina di arenaria.
Si tratta di un vero e proprio “paese fantasma”, dove le antiche testimonianze del passato si intrecciano a una natura selvaggia creando una serie di suggestioni indimenticabili.
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