Calabria in fiore
Sapori e profumi dei campi
Enogastronomia
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Chi pensa che la cucina calabrese sia fatta solo di peperoncino e sapori forti si sbaglia.
Un modo inedito di scoprire la gastronomia in Calabria passa per le quattro stagioni, con i fiori e i frutti dispensati in abbondanza in questa terra tra due mari.
Visitare la Calabria in primavera, ad esempio, significa assaporare i profumi e le essenze naturali che si sprigionano tra le erbe di campo. Elementi che fanno parte a tutti gli effetti della cultura gastronomica locale, oltre che della più salutare Dieta Mediterranea.
La Calabria in fiore è un’esplosione di essenze, colori e paesaggi da scoprire.
A tavola coi fiori, dal pesco al bergamotto
Il periodo della fioritura primaverile in Calabria, tra marzo e giugno, è ideale per accostarsi a una cucina lontana dagli stereotipi, eppure ricca di tradizione e identità.
Una cucina che attinge alle più antiche conoscenze botaniche e naturalistiche e mette davvero la primavera nel piatto.
Da nord a sud, la Calabria in fiore indossa tutti i colori del Mediterraneo e apparecchia una tavola di primizie, frutti antichi e biodiversità recuperata.
Partendo dal Parco Nazionale del Pollino, alle cui pendici i pescheti ci appaiono come un’esplosione di fiori rosa intenso e fucsia, arriviamo fino in fondo allo Stretto di Messina, inebriati dal profumo di zagara del Bergamotto di Reggio Calabria DOP.
I peschi in fiore del Pollino ricoprono di rosa le vallate pedemontane, alternandosi ai vigneti Terre di Cosenza DOC.
Dal versante cosentino di Castrovillari e Morano Calabro (quest’ultimo tra I Borghi più Belli d’Italia) fino a raggiungere la Piana di Sibari è una distesa sconfinata di fiori di pesco.
Prima della maturazione dei frutti succulenti, questi fiori impreziosiscono la tavola calabrese di primavera tanto nella decorazione estetica, quanto nelle insalate e nella guarnizione commestibile delle ricette di stagione, accompagnando la Mozzarella di Campotenese e il pregiato Riso di Sibari.
Di fiore in fiore percorriamo la regione per il lungo fino a raggiungere la provincia di Reggio Calabria e le sue piantagioni di bergamotto, il cosiddetto “Oro Verde di Calabria”.
Per conoscere da vicino i segreti del Bergamotto di Reggio Calabria DOP occorre sostare in città e visitare il Museo Agrumario. Qui è possibile ammirare i macchinari utilizzati per l'estrazione del succo e dell'essenza, i due elementi alla base delle lavorazioni, come la celebre Macchina da Bergamotti "Gangeri", derivata da un modello inventato nel 1840 da Nicola Barillà.
Accanto al bergamotto, il museo espone documenti e materiali legati alla lavorazione di altre due preziose essenze autoctone calabresi, utilizzate sia a tavola che nella cosmesi: il gelsomino e il papavero da oppio.
Il bergamotto, con le sue ineguagliabili proprietà organolettiche, oltre a costituire una delle essenze profumiere più ricercate al mondo, è impiegato anche come ingrediente di pasticceria per creme, marmellate, gelati, liquori e bibite.
Miele, erbe ed essenze di Calabria
Le fioriture di primavera in Calabria sono importanti anche per una serie di prodotti derivati, come il delizioso miele calabrese.
Un miele aromatico e mediterraneo, che oltre ad attingere alle essenze classiche (millefiori, castagno, acacia, mielata, ecc.) si presenta con varietà di nicchia, capaci di ingolosire anche i palati più raffinati.
Qualche esempio? Da provare assolutamente il miele di zagara, il miele di corbezzolo, il miele di eucalipto, quello di sulla (il fiore fucsia che tappezza i prati calabresi assieme alla ginestra) e, ovviamente, il profumato miele di bergamotto.
L’apicoltura calabrese è in crescita e regala ogni anno prodotti sempre più ricercati da gustare al naturale, sulla classica fetta di pane e burro, o accostare ai formaggi pecorini calabresi DOP, che in primavera si gustano a loro volta abbinati a fave e guanciale.
Tra erbe e prodotti di campo che crescono spontaneamente non possono mancare asparagi, cardi e carciofini selvatici, cicoriette e ortiche.
I primi, perfetti con le uova fresche e le frittate campagnole, le ultime, deliziose nelle minestre, nei contorni e nei risotti gourmet.
Infine, fiori e frutti del sottobosco da ammirare e raccogliere nel rispetto della natura all’interno dei 3 parchi nazionali calabresi (Pollino, Sila e Aspromonte) e nelle Riserve Naturalistiche Regionali, come il Bosco Archiforo e delle Serre vibonesi, dove la stagione delle piogge che si alternano al primo sole caldo regala varietà di pregiati funghi primaverili.
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