Castello di Caccuri
Castello
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Il Castello ha origini molto antiche, edificato probabilmente nel VI secolo dai bizantini come presidio difensivo a guardia della Valle del Neto. Nel 1418 è incluso tra i lasciti del Conte Carlo Ruffo di Montalto alla figlia Polissena. Nel 1651 Antonio Cavalcanti, facoltoso patrizio cosentino, acquista il feudo di Caccuri e avvia i lavori di ristrutturazione che trasformano l'antico castrum in Palazzo Ducale.
L'edificio ha pianta trapezoidale a corte centrale. Un inventario del 1781 descrive gli ambienti interni come ricchi di affreschi con scene cavalleresche, candelieri, specchiere e grandi quadri di Monarchi Spagnoli, Pontefici e Cavalieri di Malta. Nel 1830 il feudo viene acquisito dai Barracco e nel 1885 l'architetto napoletano Adolfo Mastrigli trasformano il Palazzo in un imponente Castello dall'aspetto medievale, con torre, muraglioni e merlature. I recenti restauri hanno reso l'edificio elegante sede per ospitare attività culturali ed eventi.
All'interno, il pezzo forte è la Cappella Palatina: datata intorno al 1669, si presenta ad aula unica ripartita da un arco di trionfo sul quale spicca lo stemma dei Cavalcanti. Il soffitto originale è quello ligneo a cassettoni dipinto. L'altare maggiore, in legno laccato e dorato, ha una fitta decorazione a foglie d'acanto. La pala d'altare centrale raffigura Santa Barbara, mentre l'altare laterale, decorato con stucchi in stile rococò, è dedicato a San Gaetano da Thiene. Di grande interesse artistico è la collezione di dipinti Seicenteschi di Scuola Napoletana.
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