Castello Carafa
Castello
Sorge sulla parte più alta della rupe di Santa Severina e si estende per una superficie di 10.000 mq circa. Costituisce una delle fortezze più belle e meglio conservate della Calabria. Dopo una campagna di scavi archeologici, seguiti da un'accurata opera di restauro (1991-1998), gli studiosi non hanno ancora una visione chiara dell'impianto originario: si ipotizza che sull'area dell'attuale Castello vi fosse un luogo fortificato atto a ospitare la popolazione civile, detto "Arce Bizantina", probabilmente edificata su preesistenti strutture arabe. Un documento del 1240 attesta opere di restauro riguardanti il Castello, ma nessuno degli elementi architettonici sembra rimandare al periodo svevo.
Per come appare oggi, il Castello sembra più vicino al periodo angioino, almeno per quanto riguarda le strutture di perimetro e le difese merlate aggettanti dei torrioni circolari posti agli angoli. Notizie certe si hanno solo dal XVI secolo in poi, quando Andrea Carafa conquistò la fortezza, realizzando importanti opere di ammodernamento: spazi interni più confortevoli, porte d'accesso alla città, tre baluardi e due fronti difensivi. Seguirono i Ruffo, gli Sculco e i Greuther, che ingentilirono la fortezza con volte a padiglione dipinte e decorate. Al 1700 risalgono gli affreschi di Francesco Giordano.