Alla scoperta del borgo di Aiello Calabro
Gita fuori porta ad Aiello Calabro tra storia, arte e tradizioni
© Regione Calabria
Arte e Cultura
© Regione Calabria
Arte e Cultura
Tra le gite fuori porta a caccia di paesi e borghi autentici, quella ad Aiello Calabro, in provincia di Cosenza, ci consegna la monumentalità di un centro abitato che vanta una storia lunga e affascinante.
Protagonista di un romanzo dal titolo La Rosa d'Ajello (Sergio Ruggiero, 2009), Aiello Calabro (CS) è ambientazione di una storia avvincente che si svolge nel 1269, con la vicenda dell'assedio angioino a fare da sfondo.
Da qui partiamo alla scoperta di un borgo in cui, ancora oggi, ogni pietra del centro storico parla e si fa testimone delle nobili che hanno lasciato dietro di sé preziose opere d'arte e leggende.
Arroccato sulle colline dell'entroterra tirrenico, il borgo di Aiello Calabro si raccoglie attorno ai resti del suo Castello e custodisce una serie di edifici e opere che lo rendono meta perfetta di una gita con tutta la famiglia.
La storia di Aiello Calabro conferma che la sua posizione strategica, lungo una deviazione della romana Via Capua-Rhegium, ne fa un territorio ambito e al centro di aspre contese tra normanni e saraceni, aragonesi e Borboni, anche per via dei suoi campi fertili e della tradizionale produzione di seta. Nel Cinquecento, sarà il principe Alberico I Cybo-Malaspina, di origini tosco-liguri, a conquistare il feudo e amministrarlo fino all'epoca più recente. Proprio a questo periodo risalgono le testimonianze artistiche e architettoniche più importanti del centro storico.
Cosa vedere nel borgo di Aiello Calabro? Partiamo dalla visita a Palazzo Cybo-Malaspina, che campeggia in tutto il suo splendore al centro della piazza principale del paese. Frutto di rinomate maestranze meridionali, questo grande palazzo è la massima espressione dei signori di Aiello Calabro, con un bel portale a due colonne dorico-tuscaniche e un mascherone. L'androne introduce ai piani, con scale in pietra decorate.
La passeggiata nel centro storico rivela altri incantevoli palazzi (Viola, Maruca, De Dominicis, Di Malta), molti dei quali arricchiti da cortili e giardini interni, cappelle, portali scolpiti e scorci su vicoli e piazzette dal fascino secolare.
Tra le 10 chiese di Aiello Calabro, la Chiesa Matrice di Santa Maria Maggiore rappresenta un vero gioiello trecentesco, ricca di altari policromi e opere di scuole napoletana. C'è poi l'ex Convento degli Osservanti, parzialmente distrutto (come il castello) dal terremoto del 1638, di cui oggi è visitabile la Chiesa della Madonna delle Grazie e la Cappella Cybo.
Percorrendo in salita le viuzze del centro, raggiungiamo i ruderi panoramici del Castello di Aiello Calabro (CS) e scopriamo cosa resta di "una delle prime fortezze del regno”, come lo definì Leandro Alberti nel 1525. L'antica dimora del cavaliere Francesco Cybo, organizzata in forma di ricca biblioteca con opere rarissime, era dotata di 5 porte ferrate, un ponte levatoio, una torre mastio a base quadrata, la Torre dell’Orologio e diverse torrette d’avvistamento, oltre alle cappelle e agli ambienti di servizio. Della struttura originaria, oggi si possono distinguere le mura perimetrali, le torri angolari speronate e le cisterne.
Infine, scopriamo le tradizioni e i piatti tipici di Aiello Calabro con un pranzo a base di salumi e carni locali da concludere col dolce aiellese per antonomasia, u ‘nginèttu (biscotto ricoperto di glassa a base di zucchero e albume d’uovo), e una passeggiata a caccia di artigiani e antiche lavorazioni.
Tra queste, la lavorazione dei damaschi e dei tessuti in seta, traccia importante dell'attività di bachisericoltura che le donne praticavano ad Aiello Calabro sin dall'antichità.
Il periodo migliore per visitare Aiello Calabro? Ovviamente in ogni stagione dell'anno, ma a chi ama il folklore e le feste popolari consigliamo il 5 febbraio e la prima domenica di maggio, quando si festeggia il santo patrono, Geniale Martire; oppure nelle date dell'1 e del 2 luglio, per la Madonna delle Grazie.
Cosa vedere nei dintorni di Aiello Calabro (CS)?
Prima di lasciare questo accogliente territorio, facciamo un giro nelle immediate vicinanze del borgo. Scendendo verso il Tirreno, attraversando la rigogliosa Valle del Savuto e le frazioni di mezzacosta dove si produce ed è possibile degustare il pregiato vino Savuto DOC.
Da non perdere, nei dintorni, una visita al Castello di Cleto, nell'omonimo Comune, e un impareggiabile tramonto sul mare da ammirare in località Coreca e presso il Parco Marino regionale "Scogli di Isca", tra i Comuni di Amantea (CS) e Belmonte Calabro (CS).
https://calabriastraordinaria.it/news/alla-scoperta-del-borgo-di-aiello-calabro