Escursione alla Grotta della Monaca, tra i siti preistorici più conservati d’Europa
Grotta della Monaca, un sito minerario preistorico da esplorare
© Grotta della Monaca
Sport e natura
© Grotta della Monaca
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Il tuo spirito d’avventura ti spinge a esplorare sempre luoghi diversi e misteriosi?
Vieni in Calabria a scoprire le meraviglie della Grotta della Monaca, la cavità incastonata nella roccia dell’alta Valle dell’Esaro, nel Comune di Sant’Agata di Esaro in provincia di Cosenza.
La Grotta della Monaca, il cui nome richiama una formazione antropomorfa visibile all’interno (a forma di volto), domina la vista panoramica sul fiume Esaro con un antro maestoso, posto a 600 metri di altitudine, e collegata alla costa tirrenica mediante il valico Passo dello Scalone.
Pronto a indossare casco e lampadina e calarti in un’avventura indimenticabile?
Notizia della presenza di...
“molte grotte […] ne pigliano il terreno per farne nitro. […] Due naturali in due monti opposti: Grotta della Monaca, e nella seconda stanza vi si vede ancora, benché guasta dal tempo, una monaca scolpita; e Grotta del Tesauro, abbondante di terra gialla”
...non era una novità nel territorio dell'Esaro. A citarle per la prima volta è lo studioso calabrese Vincenzo Padula, cui faranno eco le ricerche di Enrico Giovanni Pirongelli (1878) ed Enzo Dei Medici, pioniere della speleologia calabrese (1939), oltre agli studi della Spedizione Svizzera (1975).
L’affascinante storia delle scoperte e degli studi che hanno contribuito a svelare i segreti della Grotta della Monaca prende corpo nelle stagioni 1997-2012, quando gli archeologi del Centro Regionale di Speleologia “Enzo dei Medici” e dall’Università degli Studi di Bari ne attestano la frequentazione umana dal Paleolitico Superiore al Medioevo.
Presenze antichissime, che hanno lasciato traccia di sé sotto forma di preziosi resti: utensili da lavoro, impronte, muretti a secco e un vero e proprio sepolcreto con un centinaio di inumazioni che fa della Grotta della Monaca uno dei siti minerari preistorici più antichi e meglio conservati d’Europa.
Gli scheletri appartengono perlopiù a individui giovani, sia maschi che femmine, di età compresa tra i 3 e i 12 anni, inclusi due neonati.
Geologicamente la grotta è composta da rocce carbonatiche e si sviluppa all’interno della montagna con una serie di ambienti sotterranei classificati dagli esperti in base alle dimensioni e alla forma. I tre ambienti principali sono la Pregrotta, la Sala dei Pipistrelli e i Cunicoli Terminali.
Equipaggiati a dovere (ogni visitatore è dotato di casco con illuminazione personale), le guide esperte del posto (speleologi-archeologi) ci accompagnano nel ventre della terra alla scoperta dell’universo fiabesco che caratterizza la Grotta della Monaca.
Ciascun visitatore può scegliere la tipologia di percorso che preferisce, in base al proprio livello di allenamento e resistenza: breve (facile, 45 minuti), medio (75 minuti) e lungo (impegnativo, 105 minuti). I percorsi sono completamente naturali e non elettrificati e si addentrano sempre più in profondità nel sottosuolo.
Man mano che ci incamminiamo nella Pregrotta, la luce esterna comincia gradualmente a farsi più fioca, fino a cedere alla completa oscurità sotterranea, gonfiando il nostro cuore di emozioni e attesa. Superato l’angusto passaggio detto Diaframma, si accede alla Sala dei Pipistrelli, l’ambiente più grande dell’intera cavità (60 x 30 metri), la cui denominazione non ha bisogno di spiegazioni: sospesi sopra le nostre teste, i piccoli chirotteri ci accolgono nel loro regno discreto.
I più audaci possono proseguire lungo gli stretti Cunicoli Terminali, che richiedono l’agilità di strisciare sul fondo per la maggior parte del percorso.
La caratteristica principale della Grotta della Monaca? La straordinaria abbondanza di minerali di ferro e rame che la rende un importante sito minerario europeo, dalla Preistoria all’epoca post-medievale.
L’escursione alla Grotta della Monaca si completa con la tappa al Centro Visita, che include anche un piccolo allestimento col materiale e i reperti rinvenuti. Il punto informativo si trova in paese, a Sant’Agata d’Esaro, e rappresenta un valore aggiunto alla comprensione del sito.
Qui bambini e scolaresche possono accedere a una serie di laboratori didattici condotti da personale esperto, sia teorici che pratici, oltre alla simpatica esperienza sul campo che li vede “Speleologi per un giorno”.
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