Duomo di Catanzaro

Edificio di culto
Duomo di Catanzaro - Regione Calabria
È conosciuta come la città “dei due mari” per la sua peculiare posizione che – da alcuni punti di osservazione e in particolari condizioni - offre la possibilità di vedere contemporaneamente lo Ionio e il Tirreno. È la città del vento, per via delle brezze che l’attraversano, trasportando i profumi della costa e del Parco Nazionale della Sila. È il capoluogo di regione, con una storia di contaminazioni tra popoli e culture che ancora oggi fa dialogare passato e presente. Catanzaro è davvero una città da scoprire e se hai già messo in conto di farlo, non può mancare nel tuo itinerario una visita alla Cattedrale, che si trova proprio nel cuore del centro storico ed è la chiesa madre dell’arcidiocesi Catanzaro-Squillace.
La Cattedrale metropolitana è dedicata a Santa Maria dell’Assunta, è stata eretta in epoca normanna e fu addirittura Papa Callisto, nel 1222, a consacrarla. L’attuale aspetto della chiesa è il risultato di lunghi rimaneggiamenti e integrazioni alla struttura originaria. Risale al 1309 la realizzazione della Cappella di San Vitaliano e, nel 1588, di fronte ad essa fu edificata la Cappella del Santissimo Sacramento.
Nell'altare della Cappella di San Vitaliano in tre nicchie vengono custodite le reliquie di San Vitaliano, patrono della città, di San Fortunato e Sant’Ireneo, già patroni della città bizantina. Nel 1551 venne rifatta in chiave rinascimentale la facciata della chiesa, disastrosamente crollata a causa del terremoto del 1638. Un destino amaro quello del duomo, visto che durante i bombardamenti della Seconda guerra mondiale venne danneggiato nuovamente e dovette subire un’altra lunga fase di ristrutturazione. Nel 1984, a distanza di otto secoli da Callisto, un altro papa, l’amatissimo Giovanni Paolo II, è stato in visita nella Cattedrale catanzarese.
L’impianto architettonico presenta tre porte sulla facciata principale e altre tre su quella laterale di fronte. All’interno potrai ammirare antiche opere d'arte di notevole valore: il busto argenteo di S. Vitaliano, attribuito all'argentiere napoletano Gilberto Lelio, la statua della Madonna delle Grazie risalente al 1595, opera di ascendenze artistiche messinesi o napoletane; la statua di Dormitio Virginia, degli inizi del XVIII, secolo raffigurante l'Assunta; la statua settecentesca in legno, di bottega napoletana, della S.S.Vergine Addolorata, la tela della Sacra Famiglia realizzata nel 1834 da Domenico Augimeri.
Molto più recente (è del 1959) è la costruzione dell’organo a canne, artefice del raffinato sottofondo musicale delle celebrazioni religiose. Il restauro in corso riguarderà anche le principali opere d’arte che la chiesa custodisce, come la Madonna di Giuseppe Rito, collocata sulla copertura del campanile e la Via Crucis di Alessandro Monteleone, che si può ammirare nelle navate laterali. I bassorilievi presenti all’ingresso e il coro ligneo posizionato nell’abside maggiore verranno rimaneggiati assieme all’organo a canne nel transetto sud e alle icone poste nelle cappelle votive.
Attualmente è chiusa per lavori di ristrutturazione che, quando saranno terminati, restituiranno all’edificio il suo antico splendore.
