Tra le fragranze del bergamotto e i profumi dei fiori
Paesaggistico
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Paesaggistico
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Per lo scrittore Leonida Repaci il tratto di costa compreso tra Palmi e Bagnara era degno di essere definito un Piccolo Paradiso: quello stesso tratto era già battezzato, fin dalla notte dei tempi, con il nome di Costa Viola, in virtù della sfumatura ametista delle sue acque marine. I fondali di Cavaianculla, della Pietrosa, dei Chianiti, di Pietragalera e di Capo Barbi celano ancora oggi tesori archeologici e naturali di inestimabile valore.
Itinerario adatto a tutti, percorribile in auto, consigliato in Primavera, Estate ed Autunno.
Food tips
A Bagnara Calabra, la pesca del pesce spada è un’attività particolarmente radicata e identitaria. La pesca qui è effettuata ancora con la tradizionale spadara, una speciale imbarcazione con un'alta torre di vedetta e una lunga passerella, da cui è possibile scrutare il mare. Nei primi giorni di agosto, Bagnara ospita il rinomato Gran Galà del Pesce Spada. Anche a Scilla, migliaia di turisti ogni anno sono attratti dalla caratteristica pesca del pesce spada, che si effettua nello stretto tramite imbarcazioni eredi dei luntri, adoperati per la cattura delle prede con vedetta e arpione, secondo l'antico metodo dei Fenici.
Bagnara Calabra è anche la patria riconosciuta dell’omonimo torrone. Prodotto ancora secondo l'antica ricetta dei primi torronifici artigianali sorti nei pressi del borgo, è uno dei dolci calabresi più apprezzati nel mondo: a renderlo diverso è la tostatura delle mandorle e il particolare tipo di cottura con il miele. Viene ottenuto infatti dalla lavorazione di zucchero, mandorle tostate, miele, albume d’uovo, cacao amaro, oli essenziali e spezie in polvere. A seconda della copertura, di zucchero in grani o di cacao amaro, si distingue nelle due varietà Martiniana o Torrefatto glassato. Tagliato in barrette, il torrone è ricoperto di cioccolato bianco, fondente o gianduia e guarnito con ostia, nocciole o arancia.
L’olio essenziale del Bergamotto di Reggio Calabria DOP si estrae tramite un sistema di grattugie e di apposite pelatrici, che prelevano la parte più superficiale dei frutti di Citrus bergamia Risso, per poi effettuare l’estrazione a freddo da buccia e polpa. L’essenza ottenuta ha note aromatiche, lievi ma durature e si distingue per la purezza, per i suoi inconfondibili riflessi e per il colore che va dal verde intenso per produzioni di inizio stagione (dicembre), a giallo paglierino per le produzioni di fine stagione, con tonalità intermedie per le produzioni di gennaio. Le proprietà salutari del bergamotto sono davvero tante: grazie all’elevata quantità di vitamine C, B1, B2, A ed E, svolge un’efficace azione riparatoria nei disturbi ossei provocati da alterato assorbimento del calcio, nei disturbi della dentizione, nelle collagenopatie, nell’astenia muscolare o ipereccitabilità neuromuscolare, nelle anemie da ridotto assorbimento di ferro, nella congestione epatobiliare e in diverse malattie con alterata permeabilità vasale. Inoltre, può essere utilizzato in cucina per ricette originali e gustose.
La cucina tradizionale dell’Aspromonte Greco è decisamente spartana e di montagna, ma comunque vanta, nella sua semplicità, una proposta di sapori incredibili che attingono a una lunga tradizione contadina. I piatti sono legati alla vita religiosa: per Natale ed Epifania è usanza mettere in tavola tredici portate, mentre a Carnevale maccheroni, polpette e carne di maiale.
La Pasqua si festeggia con l’arrosto d’agnello e i pani spirituali. In un’economia nella quale la pastorizia era preminente, le carni ovine e caprine ricoprono un ruolo alimentare fondamentale. In particolare la capra, più selvatica e meno grassa della pecora, è la carne per eccellenza della cucina arcaica aspromontana.