Il verde brillante delle valli e l'azzurro del mare cristallino

PRAIA-A-MARE-Veduta-della-costa-(1)

Paesaggistico

30 mar 2022 15:01

Informazioni di viaggio

Categoria

Paesaggistico

Target

Amici/Solo coppia

Nello splendido territorio dell’Alto Tirreno Calabrese, bagnato dal Mar Tirreno, si distende quel lembo di terra noto come Riviera dei Cedri. Il nome è ovviamente legato alla coltivazione del cedro, agrume tipico di questa regione: grazie al clima mite e temperato, poco ventilato e non soggetto a forti sbalzi termici, il cedro ha trovato in questo territorio il suo habitat naturale, rivestendo di un verde brillante le valli di questa zona. 
La Riviera dei Cedri si estende per circa 80 km inglobando 22 comuni, da Tortora (a nord) a Paola (a sud) passando per Santa Maria del Cedro, comprendendo anche diverse zone montane a ridosso della costa sulle pendici dei Monti dell’Orsomarso, nel Parco Nazionale del Pollino. Non solo spiagge, dunque, anche se quelle che si possono ammirare sono davvero incantevoli.

L'itinerario è adatto a tutti, percorribile in auto ed è adatto in Primavera, Estate ed Autunno.

Food tips

Alimento simbolo della Calabria, il peperoncino non solo viene ampiamente coltivato nella regione, ma è anche utilizzato come prodotto caratterizzante innumerevoli piatti tradizionali. Lo troviamo come ingrediente protagonista di piatti “impensabili”, come ad esempio la marmellata, il liquore, il gelato o la cioccolata, ma anche come elemento di base per la preparazione di alcune conserve ittiche e di salumi, come la piccantissima ‘nduja calabrese, insaccato spalmabile. Ma sono davvero tanti i piatti tradizionali di questa regione che vedono il peperoncino protagonista indiscusso: il morseddu, la licurdia, la zuppa di cipuddizze, i cannaruozzoli, la carne incantarata, i frittuli, le mazzacorde, solo per citarne qualcuno. A settembre, la cittadina di Diamante diviene la capitale del piccante: qui ogni anno si svolge infatti il Festival del Peperoncino, organizzato e curato dall’Accademia Italiana del Peperoncino, un evento che richiama a ogni edizione circa 100 mila visitatori.

Le origini del Cedro di Calabria, ampiamente diffuso nella varietà cedro liscio di Diamante, sono molto antiche e oggetto di dibattito tra gli esperti. Oggi il succo derivato dal cedro calabrese viene impiegato dall’industria alimentare per la preparazione di bibite analcoliche e frutta candita, ma viene spesso utilizzato dalla pasticceria regionale nella preparazione di alcune creme per dolci e prodotti tipici. Nella zona di produzione, chiamata appunto Riviera dei Cedri, si produce anche il liquore al cedro e sopratutto un olio extravergine di oliva aromatizzato. Dal momento che questo frutto è ritenuto sacro dagli ebrei, i rabbini delle diverse comunità giungono sul finire dell’estate nella località di Santa Maria del Cedro per raccogliere personalmente i cedri migliori. I frutti da loro selezionati vengono impiegati durante la festa del Sukkoth, la Festa delle Capanne celebrata durante la prima metà di ottobre, che ricorda l’attraversamento del deserto compiuto degli ebrei per raggiungere Israele.

Tappa 1 - Paola

Vai alla destinazione

Punto di partenza da sud della Riviera dei Cedri è Paola, cittadina disposta a gradoni terrazzati che discendono verso il mare. Questo comune è noto soprattutto per motivi religiosi: è qui infatti che, nel 1416, nacque Francesco Martolilla, divenuto San Francesco da Paola nel 1519, patrono non solo di questa località ma della Calabria intera.
A questa figura, fondatrice dell’Ordine dei Minimi, è dedicato il Santuario di San Francesco da Paola, che sorge nella parte alta e collinare della sua città natale e dove sono custodite parte delle spoglie del santo. I festeggiamenti patronali si tengono dal 1° al 4 maggio con diverse processioni a terra e a mare.
Il culto attorno a San Francesco è talmente sentito che Paola è divenuta con il tempo una delle principali mete del turismo religioso, tra le più importanti del Sud Italia.

Tappa 2 - Acquappesa

Vai alla destinazione

Se l’obiettivo è quello di rilassarsi e di pensare al benessere psicofisico, allora bisogna addentrarsi leggermente verso l’interno per fare tappa alle Terme Luigiane: poste tra Acquappesa e Guardia Piemontese, sono considerate le più antiche della regione. Il loro punto forte è il fango termale, famoso per la sua efficacia terapeutica dovuta alla composizione chimico-fisica e al processo di maturazione, con la parte argillosa (humus e sali minerali) che viene arricchita da “alghe vive”. 
Ma è il Dito del Diavolo il simbolo vero di questo luogo: è da questo sperone roccioso infatti che sgorgano le acque termali più ricche di zolfo di tutta Europa. Sul vicino mare Tirreno, le Terme Luigiane hanno un punto di riferimento inconfondibile: l’altissimo Scoglio della Regina, quasi un faraglione in realtà, oggetto di numerose leggende. Da qui hanno inizio le belle spiagge di Intavolata e Acquappesa a nord e quella di Guardia Piemontese a sud. 
Quest’ultimo è un delizioso borgo che conserva ancora oggi i resti delle sue origini valdesi e l’uso della lingua occitana. Colpisce, tra i suoi vicoli, il nome delle strade con doppia denominazione in italiano e in dialetto. Accanto al centro si trova la Porta del Sangue, così chiamata in memoria del massacro della minoranza valdese nel 1561.

Tappa 3 - Diamante

Vai alla destinazione

Diamante è una delle località turistiche più rinomate dell’intera Calabria, con 8 km di costa dalle variegate combinazioni di sabbia e di colore. Nel suo mare cristallino è situata anche l’Isola di Cirella, suggestivo isolotto dalla flora selvatica.
Diamante, la città dei murales (oltre 200 opere sparse per i vicoli del borgo), è un gioiello inaspettato, che brulica di botteghe artigianali ed è nota anche per altri due motivi: il comune è infatti legato proprio alla produzione del cedro - da qui deriva il nome della varietà più famosa dell'agrume, il cedro liscio di Diamante - e a un altro dei prodotti iconici della regione calabrese, il peperoncino, celebrato con un festival a settembre.

Tappa 4 - Scalea

Vai alla destinazione

Scalea è tra i più frequentati centri balneari della Calabria, con un suggestivo centro storico – disposto a gradinate sulla collina – che conserva resti di antiche mura e pittoresche viuzze. La parte vecchia si affaccia su quella nuova sorta lungo la costa, con un’ampia offerta di alberghi. 
Erede della città greco-lucana Laos e della romana Lavinium, Scalea è una delle città più antiche della Calabria, posizionata tra la collina e la valle del fiume Lao a sud di Praia a Mare nell’alto Tirreno cosentino. 
La città sembra attraversata da un'unica grande scala che sale e scende per tutto l’abitato, passa sotto i portici bassi, incuneandosi tra vicoli angusti che lasciano intravedere a malapena il cielo, per poi riuscire nelle strade più ampie e nelle piazzette.

Tappa 5 - San Nicola Arcella

Vai alla destinazione

Vero angolo di paradiso è San Nicola Arcella, situato sull’orlo di un dirupo scosceso a 110 m a strapiombo sul mare. Il paese è dominato dalla presenza dall’antica torre saracena, conosciuta come Torre Crawford, che ospitò per lungo tempo lo scrittore inglese Francis Crawford. 
Ai piedi del borgo, una piccola baia è bagnata da acque limpidissime dalle sfumature meravigliose. Un tratto di costa intriso di fascino per le sue scogliere e le grotte presenti, come la famosa Grotta dell’Arcomagno, di cui godono, ogni anno, migliaia di turisti da tutto il mondo. La spiaggia dell'Arcomagno, plasmata dall'attività erosiva del mare sulla roccia, deve il suo nome all'imponente arco in pietra che delimita l'accesso al mare. La spiaggia, bandiera blu 2019, è formata da un’apertura nella roccia che ha portato alla creazione di una piccola baia sabbiosa, un vero paradiso naturale circondato da fitta vegetazione. 

Tappa 6 - Praia a Mare

Vai alla destinazione

Approdo marittimo e scalo situato lungo le principali rotte commerciali del Mediterraneo occidentale, Praia a Mare era nota fin dall'antichità per la sua importanza strategica ed economica. Popoloso villaggio di contadini e di pescatori sorto sulle spiagge strette tra il corso del fiume Noce ed il contrafforte roccioso la pianura alluvionale del fiume Lao, per secoli Praia ha mantenuto integri e vivi usi, costumi e tradizioni della vicina rocca natia.
A Praia a Mare è possibile visitare l’altra isola della regione, l'Isola Dino, un imponente sperone di roccia famoso per le sue suggestive grotte marine. Praia a Mare è inoltre la meta ideale per gli appassionati di sport estremi: lungo il vicino fiume Lao possono infatti cimentarsi nel rafting e nella discesa in gommone o in canoa.