Viaggio ai Tafoni di Calanna, la Cappadocia calabrese

Calanna, tra geologia e archeologia del Mediterraneo
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© Proloco Calanna

Sport e natura

Hai mai sentito parlare della “Cappadocia di Calabria”?

Si trova in provincia di Reggio Calabria, ed è una località dalla geologia talmente particolare da ricordare quella dei famosi “Camini delle Fate” in Cappadocia, la regione anatolica a nord della Turchia.

Siamo nel territorio comunale di Calanna e le formazioni in questione sono i “Tafoni di Calanna”, veri e propri colonnati di arenile disegnati nei secoli dagli agenti atmosferici.

Attorno, un mare cristallino e affascinanti siti archeologici da visitare.  

Nella Cappadocia di Calabria: i Tafoni di Calanna

Posizionati ai bordi della strada a scorrimento veloce Gallico-Calanna, a incorniciare il panorama già leggendario dello Stretto di Messina, i Tafoni di Calanna, simili a Colonne d’Ercole, segnano il passaggio alla dimensione più antica del Mediterraneo, fatta di formazioni geologiche che richiamano un’era passata e l’ancestrale usanza di “vivere in grotta”.

L'etimologia della parola "tafoni" è di certa derivazione mediterranea: potrebbe venire dal greco taphos (tomba), parola che in lingua corsa confluisce anche in taffoni e taffonare (finestre, perforare).

Questi giganteschi blocchi di arenile, plasmati in forma di colonne dall’azione secolare degli agenti atmosferici, ricordano molto i più celebri “Camini delle Fate” e in generale le diffuse geologie chiare, marno-sabbiose, diffuse in tutto il Bacino del Mediterraneo (calanchi, ecc.), il cui candore crea un contrasto magico con lo sfondo turchino del mare.

Da vicino è possibile distinguere piccoli resti fossili incastonati nelle pareti (pectinidae).

Tafoni di Calanna
Proloco Calanna

La storia dei Tafoni di Calanna è interessante perché intreccia in maniera armonica paesaggio naturale e antropico.

Tra Otto e Novecento, infatti, la comunità ha utilizzato i tafoni e le cavità più o meno naturali che si aprivano al loro interno, come riparo per i pastori e i loro animali, oltre che rifugi nel corso delle grandi guerre.

Calanna e dintorni, cosa vedere e cosa fare

Nella medesima contrada interessata dai tafoni, negli anni ‘50 è stata scoperta una necropoli rupestre dell’Età del Ferro molto suggestiva, interamente scavata nella parete di arenile conchiglifero: si tratta di 10 tombe a grotticella e a forno, al cui interno erano adagiati diversi scheletri in posizione fetale.

Necropoli Calanna
Proloco Calanna

Dal momento che del sito originario è rimasto poco di visibile, per conoscere meglio la storia e l’archeologia del luogo si consiglia la visita al Museo Civico Archeologico di Calanna, a poca distanza dal sito, dove oggi sono esposti la maggior parte dei reperti affiorati nel corso delle varie campagne di scavo (un’altra parte si trova al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria): ceramiche, utensili, corredi funebri e abbigliamento femminile.

museo-archeologico-calanna
Proloco Calanna

Anticamente Calanna costituiva uno dei casali di Reggio Calabria e in età medievale uno dei suoi sistemi difensivi collinari.

Ancora oggi, sulla sommità del colle dove sorge l’abitato, è possibile vedere i resti dell’antico Castello di Calanna, che sin dall’epoca normanna rappresentò una meta ambita dalle famiglie nobiliari che nei secoli si sono succedute al potere, trovandosi in posizione strategica per il controllo dello Stretto di Messina e della fiumara Gallico.

Castello Calanna
Proloco Calanna

Interessante anche la visita alla Chiesa di Santa Maria del Rosario, al cui interno è possibile ammirare una serie di colonne di reimpiego di epoca bizantina e normanna.

La vita contadina e popolare di Calanna è ben rappresentata dall’Antico Frantoio e Palmento Attinà di Villamesa, attivo fino ai primi del Novecento e oggetto di un intervento di ristrutturazione che lo vedrà presto adibito a Museo della Cultura Contadina, con sala mostre e infopoint turistico.

Frantoio Calanna
Proloco Calanna

Da non perdere anche la mostra di pittura permanente ospitata nella sede comunale, frutto dell’annuale concorso di pittura che si tiene a Calanna, a cura della Pro Loco, e che raccoglie circa 50 opere di artisti più o meno affermati.

Gli amanti della natura si trovano ai piedi del Parco Nazionale del Pollino e possono partire da Calanna per una serie di escursioni alla scoperta della flora e della fauna locali.

https://calabriastraordinaria.it/news/viaggio-ai-tafoni-di-calanna-la-cappadocia-calabrese

Ultimo aggiornamento: 15 feb 2024 10:02