Castello Normanno

Castello
Castello Normanno, Rende - Regione Calabria
Il centro storico di Rende è un borgo dall’atmosfera magica, in cui il tempo sembra essersi fermato e le tracce della storia sono segni vividi di un passato glorioso che convivono con il colore e i ritmi di un luogo ancora vitale. Tante chiese, piazze, archi, antichi portoni, scorci incantevoli e una terrazza dalla cui godere di un panorama unico che abbraccia la Sila e la Valle del Crati. Rende è storia, arte e cultura. Viene chiamato “il borgo dei musei” per la presenza di ben tre diverse gallerie d'arte, c'è un antico cinema e la sera sera pub e ristoranti accolgono i visitatori.
Il simbolo di questo territorio è senz’altro il Castello Normanno che risale al 1095. Venne costruito per ordine di Boemondo d’Altavilla per proteggere la città e i suoi abitanti e venne utilizzato come base militare per la preparazione e la partenza della prima crociata, nel 1096, comandata proprio da Boemondo.
Durante la dominazione aragonese, la fortezza venne rimaneggiata e diventò la residenza delle famiglie Magdalone e Alarcon de Mendoza. Per avere un’idea di quanto fosse inespugnabile, basti pensare che il possente Castello ha mura spesse ben due metri. Svettano le quattro torri di guardia - originariamente pare fossero cinque – che sono rappresentate nello stemma del Comune. Nel cortile trovava spazio un'ampia cisterna per la raccolta e la scorta di acqua piovana.
Facendo una passeggiata nel centro storico di Rende, si ha l'opportunità di visitare anche il suo imponente Castello, all'interno del quale è ospitato il “Museo di Arte Contemporanea Roberto Bilotti Ruggi d'Aragona”. Pittura, scultura, fotografia, installazioni, video art: l'esposizione permanente include addirittura opere di Andy Warhol, oltre a nomi di spicco della scena artistica contemporanea come Claudio Abate, Mario Ceroli, Luigi Ontani, Bruno Ceccobelli, Chiara Dynys, Omar Galliani, Guendalina Salini, Maurizio Savini, Alessio Deli e Pietro Ruffo. Un percorso inusuale e sorprendente. Concettuale e incredibilmente attuale, come il grande carro armato di legno realizzato da Pietro Ruffo, artista contemporaneo di fama internazionale. L’opera è ricoperta dalle pagine di un libro di preghiere ebraiche, intagliate in forma di scarabei e richiama il tema della guerra legato a quello della religione.
