Parco Archeologico di Locri Epizefiri
Area Archeologica
Regione Calabria
Il sito archeologico di Locri Epizefiri si trova sulla costa Ionica, lungo il percorso della Strada Statale 106, tre chilometri a sud della moderna Locri. La vasta area urbana comprende oltre 300 ettari racchiusi dal perimetro delle mura greche. La mancata sovrapposizione alla città antica di un abitato moderno, ne ha consentito un'ottima conservazione. I primi scavi, ad opera di Paolo Orsi, primo Soprintendente della Calabria, risalgono all'Ottocento e hanno portato alla luce resti a partire dall'età del Bronzo e del Ferro, per poi passare alla città greca, col suo imponente sistema di delimitazione e difesa (7,5 Km di mura), i numerosi santuari (urbani ed extraurbani) e gli edifici civili (teatro, abitazioni private ed edifici produttivi), organizzati secondo lo schema urbanistico a isolati regolari, divisi da strade ortogonali.
Preziosa per la comprensione della vita pubblica la scoperta delle famose iscrizioni in bronzo provenienti dall'Archivio del Santuario di Zeus Olimpio; così come quella di una gran varietà di reperti rinvenuti nelle abitazioni del quartiere "Centocamere", legate alla religiosità, all'arte e alla cultura di una delle colonie più importanti della Magna Grecia. I corredi funebri sono custoditi presso il Museo Archeologico Nazionale di reggio Calabria; nell'annesso Museo locale è possibile comunque ammirare gran parte dei reperti rinvenuti. La creazione del Parco Archeologico, nel 2006, ha permesso la creazione di itinerari ragionati e sussidi didattici per una miglior comprensione del sito, attrezzato come un museo all'aperto.