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Castello

Elisabetta Cirianni

Maida è un delizioso borgo situato nel cuore della Calabria, a metà tra il mar Tirreno e il mar Ionio, tra il Golfo di Sant'Eufemia a ovest e quello di Squillace ad est. Dai punti più alti i due mari possono essere ammirati contemporaneamente. 

La sua storia complessa ha lasciato preziosi segni nella parte antica del paese e in particolare è impressa nei vari rimaneggiamenti del Castello medievale che domina, con il suo profilo possente, un panorama suggestivo affacciato sulla Valle del Fiume Lamato

La costruzione del Castello risale all’XI secolo, in epoca normanna. Come tante altre fortificazioni, venne edificato sulla collina, per controllare e difendere il territorio dalle incursioni. Purtroppo la struttura oggi è in parte ridotta a rudere, in parte trasformata dai vari rimaneggiamenti che si sono susseguiti nelle varie epoche storiche, ma l’atmosfera che si respira nel borgo è magica e vale la pena arrampicarsi fino al Castello Normanno per ammirarne i resti e godere di uno splendido panorama. 

Le spesse mura sono testimoni della storia di questo Castello, per secoli al centro di varie vicende. Venne abitato da potenti famiglie feudali, poi conteso dagli angioini e anche dagli aragonesi, che ne disposero la ristrutturazione. La storia del Castello si lega inoltre all’imperatore Federico II di Svevia, che durante i suoi viaggi lo scelse come sua riserva di caccia e per tale scopo dispose delle modifiche. strutturali. 

Il sontuoso maniero ha una pianta quadrata rafforzata agli angoli da quattro torri, di cui oggi solo una è visibile. Intorno alla fortificazione sono stati ritrovati i resti dei granai e delle celle e una scala realizzata in ardesia, una roccia grigia con riflessi azzurri proveniente dai dintorni di Maida

La storia del Castello Normanno si lega indissolubilmente a quella di Maida e alla determinazione del suo popolo, che assaltò il fortino e in parte lo distrusse per ribellarsi ai soprusi del feudatario Egidio di Santoliceto. Fu rimaneggiato sotto il dominio angioino ma furono poi gli aragonesi a ristrutturarlo. Originariamente il Castello aveva in dotazione un acquedotto oggi purtroppo andato quasi completamente distrutto, rimane soltanto lo splendido arco di Sant’Antonio a testimoniare quanto complessa e solida doveva essere la struttura. Il Castello presenta i tipici elementi dell’architettura normanna ma, dopo il terremoto del 1638, venne ristrutturato e rinforzato per resistere all’attacco dei cannoni: comparvero mura più basse, più spesse e inclinate e vennero aggiunti dei contrafforti. Nella prima metà dell’Ottocento il Castello fu convertito in prigione e quindi si diede il via a una nuova ristrutturazione, con l’inserimento delle graticole alle finestre e di un cancello di ferro all’ingresso. 

Nonostante rimaneggiamenti e ricostruzioni, i resti del Castello Normanno di Maida presentano comunque dei dettagli che ci consentono di immaginare una struttura maestosa, elegante, di alto valore artistico, impreziosita dalla pietra calcarea bianca che spicca sulla muratura di pietrame scuro.


Ultimo aggiornamento: 24 lug 2025 08:15