Sfilata delle pulcinelle a Cellara

Il progetto “pullicinelle” rappresenta un progetto consolidato che l’amministrazione comunale promuove dalla seconda metà del 1800 ogni anno, il venerdì che precede l’ultima domenica di agosto, in occasione della festa di san Sebastiano, protettore del paese. “Pullicinelle” è definita dall’atlante dei beni culturali della regione calabria come un bene demoetnoantropologico immateriale e l’amministrazione con la richiesta in oggetto di domanda, intende valorizzare al fine di valorizzazione la sovrapposizione di numerose e primitive tradizioni presumibilmente collegate al ciclo delle stagioni e al carnevale, oltre che promuovere i prodotti locali, dell’enogastronomia, la cultura, l’arte e la musica tradizionale calabrese. Un appuntamento atteso che punta alla valorizzazione del territorio e delle sue specificità, con riferimento ai prodotti agricoli ed enogastronomici. Le pullicinelle sono dei grandi pupazzi, alti all’incirca tre metri, creati su una struttura di canna di bambù e legno di castagno ricoperta da carta velina colorata che ogni anno cambiano e prendono le sembianze di celebri personaggi del momento. Coloro che portano le pullicinelle lungo le strade di Cellara vengono chiamati “tummarinari”. Una volta entrati all’interno dei pupazzi danno inizio alla festa, al suono di tamburi e grancassa. Lungo il percorso questi enormi pupazzi si esibiscono in salti, danze e corse. Di tanto in tanto vengono effettuate piccole soste presso le case di alcuni dei concittadini che offrono vino ai tummarinari. Il punto di arrivo è la chiesa di s. Sebastiano, davanti alla quale le pullicinelle si cimentano in alcune danze prima di raggiungere le vasche dove inizia il rogo. Oltre alla valorizzazione della tradizione del luogo l’evento sarà caratterizzato da momenti di confronto e dibattito, esibizioni artistiche e concerti di musica.