Escursioni alle cascate calabresi: quattro salti da non perdere
Un tuffo tra le cascate più belle della Calabria
© Vincenzo Stranieri
Sport e natura
© Vincenzo Stranieri
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La montagna calabrese riserva sorprese che non immagini e angoli nascosti nei quali, tra il verde più fitto e intenso, si aprono improvvise cascate scroscianti.
Scopriamo insieme alcune tra le cascate calabresi più suggestive e maestose, calate in contesti naturalistici mozzafiato e perfette per un’escursione rigenerante.
Siete pronti? Zaino in spalla, si parte!
Partiamo dalla cascata più alta della Calabria.
Ci troviamo nel cuore del bosco di Bivongi, il “Borgo della Longevità” in provincia di Reggio Calabria, lungo il corso dello Stilaro (a poca distanza anche da Stilo, tra I Borghi più Belli d’Italia).
Tra questi boschi odorosi cantano a gran voice le acque delle Cascate del Marmarico.
Per raggiungerle bisogna sacrificarsi un po’, come ogni angolo di paradiso che si rispetti, percorrendo un tratto di sterrato a bordo di un opportuno fuoristrada (circa 20 minuti), cui segue un sentiero altrettanto lungo a piedi che rasenta il precipizio del Folea (non proprio adatto a chi soffre di vertigini!).
Lo spettacolo che ci appare, però, ripaga ampiamente del sacrificio: inserite nel 2011 tra i siti delle “Meraviglie italiane”, le Cascate del Marmarico vengono giù da un’altezza di 114 metri e creano ai loro piedi una laguna cristallina, ideale per un bagno corroborante.
La parola dialettale “marmarico” significa "lento", "pesante" ed è solo in apparente in contrasto con la rapida potenza di caduta dell’acqua, perché l’effetto ottico di questo monumentale zampillo tra le rocce è davvero quello di un'eterna immobilità.
Sempre in provincia di Reggio Calabria ma più a sud, nel territorio comunale di Roghudi, la cui parte abbandonata, Roghudi Vecchio, rappresenta uno dei “paesi fantasma” più affascinanti del Parco Nazionale d’Aspromonte, incontriamo le maestose Cascate del Maesano, o Cascate dell’Amendolea, dal nome della fiumara che segna il percorso utile a raggiungerle.
Le Cascate dell’Amendolea sono tra gli spettacoli naturalistici più belli della Calabria.
Per raggiungerle si segue un percorso segnalato in un bosco fitto, che parte dalla Diga del Menta (ultimo luogo raggiungibile in auto) e prosegue a piedi lungo la Vallata dell’Amendolea.
Arrivati a destinazione ci attende un triplice salto: tre cascate simultanee, ciascuna delle quali forma una pozza d’acqua ghiacciata, della temperatura di 12°/13°.
Dalle Cascate del Maesano è possibile raggiungere altri luoghi di interesse culturale e naturalistico all’interno del parco aspromontano, inclusa la vetta panoramica del Montalto.
Ci spostiamo in provincia di Catanzaro, nel rigoglioso territorio comunale di Sersale, al centro della Riserva Naturale Regionale “Valli Cupe”.
Un luogo che a dispetto del nome non ha nulla di cupo eccetto, forse, la penombra che caratterizza le gole anguste di uno dei canyon più grandi d’Europa. Tra queste gole si aprono alcune tra le più belle cascate calabresi.
Un centinaio di spettacolari cascate alte fino a 100 metri, immerse in una cornice vegetale di tipo subtropicale, alimentate da torrenti impetuosi che scendono fino al Mar Ionio: la Cascata dell’Inferno, tra le più suggestive della riserva, la Cascata della Rupe, circondata da felci rare di età preistorica, e le Cascate del Crocchio, solo per citarne alcune.
Tra le più frequentate e facilmente raggiungibili c'è la Cascata del Campanaro, che con i suoi 22 metri di salto offre un’oasi di benessere per grandi e piccini. Circondata da alghe rosse e felci antiche, ci attende al termine di un sentiero naturalmente scavato nella roccia.
Non finisce qui! Le cascatelle minori della riserva sono decine, una più bella dell’altra, fino al cuore del Parco Nazionale della Sila: Cascate degli Allori, del Salice, del Tiglio, della Chiusa, della Chiusetta, del Rovetto, di Raga, dei Muschi e di Cavallopoli; delle Ninfe, del Tronco, della Pietra, dell’Anemone, del Frassino, del Faggio, dei Lamponi, del Lupo, dell’Aquila e delle Grotte e del Paradiso.
La provincia di Cosenza non è da meno e ci offre lo spettacolo suggestivo di un luogo che, non a caso, si chiama "Sentiero dei Sogni".
A ridosso del centro storico di Sangineto, lungo la faglia geologica che lo attraversa, c’è un antico sito che dagli anziani del posto chiamano “U Gùgliu” e che prende il nome proprio da una sorgente d’acqua che genera una cascata all’interno di una grotta monumentale, la Cascata del Vuglio, da restare senza fiato.
Facile da raggiungere con un'attrezzatura base e scarpe adeguate all'escursione, è sufficiente percorrere il "Sentiero dei Sogni" costeggiando il fiume fino all'imboccatura della grotta.
Che ne dici, sei pronto a soddisfare la tua voglia di natura e avventura?
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