Parco Marino Regionale "Fondali di Capocozzo"

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Parco

Ylenia Fabietti

Pizzo, Capo Vaticano, Tropea. Luoghi che, solo a nominarli, evocano la bellezza della costa calabrese, le immagini più iconiche di tramonti, borghi turistici, spiagge affollate. Forse non tutti immaginano però, che - in maniera speculare - ci sono panorami sottomarini altrettanto affascinanti e suggestivi, con distese di piante che ondeggiano sui fondali, pesci di ogni colore e dimensione, relitti che giacciono negli abissi e ormai abitati da polipi e spugne.

Il Parco Marino Regionale “Fondali di Capocozzo – S. Irene, Vibo Marina – Pizzo, Capo Vaticano – Tropea” comprende uno dei tratti più conosciuti del litorale tirrenico calabrese che, nella sua versione sommersa, custodisce una fauna e una flora incredibilmente ricche. Lungo la costa e sui fondali emergono rocce granitiche di varie dimensioni e spiagge prevalentemente sabbiose. 

C’è tutta una vita che pulsa sott’acqua, da Briatico a Capo Vaticano, tra le masse rocciose adagiate sui fondali e nelle grotte: un vero paradiso da esplorare per gli appassionati di snorkeling e immersioni. I più esperti scenderanno in profondità con l’aiuto delle bombole, ma anche chi ama osservare i fondali munito solo di maschera e boccaglio, qui potrà trascorrere ore ad ammirare i tesori custoditi nel mare. Nell’area protetta ci sono numerose associazioni che si occupano di diving e snorkeling, per offrire a tutti la possibilità di osservare da vicino questi meravigliosi fondali. Uno spettacolo unico, a partire dalle verdi praterie di posidonia oceanica, in cui si muovono piccoli molluschi, pesci e invertebrati dai colori unici, murene, lucci e cernie. I più fortunati potranno assistere, molto più al largo, al passaggio di grandi cetacei come capodogli, balenottere, delfini. Ma anche di tonni e pesce spada, che qui sono di casa.

Flora, fauna e non solo. Durante le osservazioni si possono ammirare antichissimi reperti archeologici protetti dalla Soprintendenza dei Beni Culturali e Ambientali della Calabria. Nelle acque di Sant’Irene di Briatico, per esempio, ci sono i resti di un vivarium romano, ovvero un’antica peschiera costituita da una serie di vasche che servivano a trattenere i tonni catturati. Scendendo oltre i venti metri di profondità poi, ciò che si può ammirare è incredibile: la Secca di Sant’Irene, un arco naturale che giace sul fondale, con la volta coperta da variopinte spugne. Le rocce sotto l’arco sono abitate da cernie, risalendo verso la superficie, invece, ci s’imbatte in banchi di occhiate, saraghi, salpe e le stelle marine piumate. Il colpo d’occhio è impreziosito dalle distese di posidonia oceanica che ricopre i fondali. 

Per chi ama fare immersioni, proseguendo lungo la costa, c’è la Secca di Vacazzo, a circa 40 metri di profondità. Tra gli scogli separati da canali di sabbia bianca si muovono polpi e murene. La secca si trova nei pressi della spiaggia Paradiso del Sub.

Un altro sito da scoprire negli abissi è al largo di Tropea, a 38 m di profondità. Si tratta di un container, un enorme parallelepipedo in cemento armato. Venne collocato sul fondale sabbioso anni fa con la finalità di creare un ambiente ideale per la riproduzione del corallo. Oggi che non ha più nessuna funzione si è trasformato in tana per cernie, dentici, gronghi ed è tappezzato di spugne. Intorno agli Scogli dell’Isola e di San Leonardo fare snorkeling è un’esperienza entusiasmante. Nei pressi della spiaggia di Petri i Mulinu si trova la Grotta dello Scheletro, chiamata così perché inoltrandosi, a causa di particolari giochi di luce, si assume un colorito “spettrale”. Nella grotta si possono ammirare stelle marine, donzelle pavonine e polpi.

Santa Domenica di Ricadi si trova la Baia di Riaci, che il National Geographic nell’estate del 2022 ha definito “Miglior spiaggia d’Italia per snorkeling e immersioni”. L’iconico Scoglio Grande è collegato alla spiaggia attraverso una passerella di massi. Uno scenario incredibile, tra piscine naturali, grotte a pelo d’acqua e un mare cristallino in cui nuotano castagnole, ricci, occhiate. Altrettanto suggestivo, per gli amanti delle immersioni, è il mondo sottomarino. A circa 30 metri di profondità giace un relitto, che i locali chiamano U’ Vapuri, tra le cui lamiere si aggirano anche cernie e murene. 

Arrivando a Capo Vaticano, poco distanti dai lidi più affollati, ci sono spiagge incantevoli che possono essere raggiunte soltanto arrivando via mare, come Praia i Focu. La bellezza di luoghi come Grotticelle o la Baia di Santa Maria, in cui nuotano sciarrani, cefali e guglie, fa da contraltare a un paradiso subacqueo nei pressi dei tre enormi scogli affioranti: il Vadaro, il Mantineo e lo Scoglio della Galea. Qui, circondati da spugne coloratissime e verdi praterie di posidonia, nuotano tonni e ricciole, cernie, ghiozzi, corvine. La natura ha baciato questi luoghi, complici anche le particolari condizioni ambientali create dall’incontro delle correnti del Golfo con quelle dello Stretto.


Ultimo aggiornamento: 28 apr 2025 09:25