Parco Archeologico dei Tauriani "Antonio De Salvo"
Area Archeologica
Il Parco dei Tauriani "Antonio De Salvo" si trova a Palmi, splendida località lungo la Costa Viola, in provincia di Reggio Calabria.
Il sito sorge nella zona in cui anticamente era collocata la città bruzia di Tauriana ed è intitolato ad Antonio De Salvo (Palmi, 1851-1924), medico chirurgo grazie al quale si devono, nel XIX secolo, le prime scoperte archeologiche.
Il Parco dei Tauriani, con i suoi tre ettari di estensione su circa dieci ettari stimati per la città romana, occupa la parte centrale di un pianoro dominante la costa tirrenica, a pochi chilometri dal centro urbano. Gli scavi della Soprintendenza partono nel 1995 e riportano in luce resti di capanne dell'Età del Bronzo risalenti a 4.000 anni fa, oltre agli impianti urbani della città brettia e romana (IV secolo a.C. - IV secolo d.C.): architetture pubbliche, sacre e private.
Cosa vedere e cosa fare nel parco
I resti archeologici del Parco dei Tauriani sono inseriti in una cornice di straordinaria bellezza. Il percorso, segnato da pannelli esplicativi, accompagna il visitatore nel cuore dell'abitato.
Gli scavi hanno consentito di delimitare l’area di influenza culturale di tauriani sia dal punto di vista spaziale che cronologico: della grande strada urbana passante per l'antica Tauriana, si conserva la pavimentazione in basoli di pietra locale. La sua prosecuzione, fuori città, conduceva alla Via Popilia, importante asse viario di collegamento tra Reggio Calabria e Capua-Roma.
Tra le cose da non perdere visitando il Parco dei Tauriani, la Casa del Mosaico, il Santuario Urbano e l'ultimo importante ritrovamento: l'Edificio per Spettacoli, nato come anfiteatro per combattimenti tra gladiatori, della capienza di 3.000 spettatori.
Fanno parte del Parco dei Tauriani anche le strutture medievali dell'antica Chiesa di San Fantino e della Torre Saracena.
Oggi il parco ospita 6 sculture d'arte contemporanea realizzate in blocchi di marmo bianco, opere degli artisti Maurizio Carnevali, Patrick Crombé, Raymond Lohr, Marit Lyckander, Luca Marovino e Maria Rucker.
